HETEROGENIC

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(Heterogenic - 2003)
(cortometraggio d'animazione)

Regia di: Bruno Dreossi, Raimondo Della Calce
Sceneggiatura di: Fabio Dreossi

Produzione: artFive
Animazione di: Raimondo Della Calce
Character Design & Storyboard: Antonio Calò
Direttore della fotografia: Bruno Dreossi
Musiche: Gianluca Vacha
Audio: Marco Furlani

Durata: 9 min. circa

La prima produzione animata del giovane studio genovese artFive, oltre a essere un ottimo biglietto da visita, ha creato le basi vere e proprie per tutte le successive produzioni
dello studio, dagli spot per grandi marchi alla prima serie tv che proprio in Luglio 2007 vede la sua prima messa in onda nazionale sulle reti di stato. Per farvi capire, la stramba coppia spazzino - caricatura strampalata di Bruce Lee protagonisti di una serie di spot in CG per una nota birra è stata realizzata proprio di artFive.

Heterogenic è un cortometraggio realizzato in computergrafica 3D, che racconta la storia di uno scienziato un pò matto che vive nel suo strano laboratorio/serra posizionato
sul tetto del grattacielo più alto della città, eseguendo esperimenti su cibi transgenici mai portati a compimento. Un giorno accade qualcosa che non avrebbe mai potuto prevedere:
uno dei suoi semini di mais da laboratorio gli scivola dalle pinzette, esce dalla finestra e cade giù dal palazzo, generando, per una serie di incredibili coincidenze, qualcosa che il povero scienziato non avrebbe mai saputo ottenere da solo.

Heterogenic è il primo progetto autoprodotto da artFive, terminato nel 2003 e che ha partecipato a numerosi festival in giro per il mondo raccogliendo molti premi e consensi ovunque sia stato proiettato. Tra i maggiori ricordiamo il "Genova Film Festival", in cui ha vinto il primo premio, "Giffoni Film Festival", il romano "Cortoons", il brasiliano "AnimaMundi" in cui ha vinto il primo premio come animazione per bambini, il tedesco "Animago", il bolognese "Future Film Festival" e molti altri ancora.

AnimationItaly ha intervistato una delle menti, nonchè co-regista del corto, Raimondo Della Calce. Ecco le sue parole:

AnimeIta: Com'è nato il progetto Heterogenic e la sua
storia?

RaimondoDellaCalce: Heterogenic nasce prima di tutto come esperimento atto a coniugare i potenti mezzi messi a disposizione dalle tecnologie digitali, con
le metodologie di lavoro del cinema tradizionale. La computergrafica è solo un mezzo, per sua natura più freddo dei mezzi tradizionali, ma se lo si usa portandovi le proprie esperienze e capacità artistiche diventa una grande opportunità. Heterogenic è nato
dall'incontro tra me e Bruno Dreossi, io animatore e graphic designer a quel tempo a Torino, e lui direttore della fotografia con esperienza trentennale in campo cinematografico. Abbiamo iniziato a vederci per il semplice gusto di scambiarci le
reciproche conoscenze nei nostri campi, dopo alcuni mesi abbiamo pensato di fondere le nostre competenze in un progetto comune. Il figlio di Bruno, Fabio, sceneggiatore e creativo, ha scritto il soggetto di Heterogenic, e da lì lo abbiamo elaborato insieme
per arrivare alla sceneggiatura. Al team si è poi aggiunto Antonio Calò, che col suo incredibile talento ha dato vita ai disegni dei personaggi e poi agli storyboard. Il team è stato poi completato da Gianluca Vacha che ha curato le musiche, e Marco Furlani che ha sonorizzato il film.

AnimeIta: Il corto di quasi 9 minuti è nato all'interno
della render-farm della artFive; quanto tempo è stato necessario per il suo concepimento e quanto di rendering?

RaimondoDellaCalce: In realtà durante la produzione di Heterogenic non esisteva una renderfarm, e nemmeno uno studio vero e proprio. Tutta la lavorazione è stata eseguita sul mio Pentium 3 a 1Ghz per animazione, rendering e effetti, e sul Mac G4 di Bruno per il montaggio. I render duravano dai 3 o 4 minuti a frame per le scene più semplici, fino a 1 ora e più a frame per quelle più pesanti (la città per esempio,
con tutte le riflessioni sui vetri dei palazzi). La produzione è durata quasi due anni dalla prima stesura della storia al montaggio finale, ma solo perchè nessuno di noi poteva lavorare a tempo pieno sul corto, quando andava bene dedicavamo 2 giorni
a settimana al corto e il resto agli impegni lavorativi. La mancanza di mezzi è spesso un bene, impari cosa significa lavorare sodo, ti ingegni per trovare soluzioni, cerchi di
risparmiare mantenendo comunque la qualità alta.

AnimeIta: Come ha influito l'esperienza di Heterogenic
sui successivi prodotti targati artFive, e mi riferisco soprattutto ad Ondino, Nikon e Ceres?

RaimondoDellaCalce: Heterogenic ci ha permesso di ottenere la credibilità necessaria agli occhi dei clienti per ottenere commesse di alto livello, e l'esperienza necessaria per affrontarle. La metodologia di lavoro che abbiamo usato per Heterogenic si è evoluta nel tempo quanto a esperienza e tecnologie utilizzate, ma le basi sono sempre le stesse. Per Ondino in particolare utilizziamo molte delle metodologie di lavoro maturate durante la produzione di Heterogenic, il tipo di illuminazione, le inquadrature, la gestione di personaggi e scenografie, e tanto altro. Il risparmio delle risorse che
abbiamo imparato con Heterogenic (che non significa finire prima o con meno soldi, ma avere maggiori risorse per migliorare il prodotto finale) è oggi alla base del nostro lavoro. La missione è far funzionare e rendere bello un lavoro nei tempi stabiliti, non semplificando ma sintetizzando. Adoro ingannare l'occhio dello spettatore senza intaccare funzionalità e spettacolarità del film, i trucchi che utilizziamo sono finzione, e la finzione è il cinema. A mio avviso per esempio i tempi di render non devono mai essere argomento di discussione, perchè è lì che diventa vero il luogo comune "fa tutto il computer". Invece è l'artista che comanda, non il sistema che usa.

AnimeIta: Grazie ad Heterogenic artFIve si è potuta confrontare con moltissime realtà del settore girando per i numerosi festival cui il corto ha partecipato, che reazioni ha prodotto questo?

RaimondoDellaCalce: Ovunque sia andato la prima reazione è sempre stata di stupore, un po' per la povertà di mezzi con cui è stato creato il corto (tanto più che soprattutto nel nostro paese è ormai raro trovare qualcuno che si impegni in qualcosa senza averne un immediato o almeno assicurato guadagno), un po' per la storia che affronta un tema scottante con un sorriso. Ormai a distanza di anni so che il successo
di Heterogenic è dovuto essenzialmente a due motivi: l'argomento trattato e l'impostazione cinematografica molto curata, in particolare per un corto in animazione 3D. Il fatto che Heterogenic abbia girato più per festival di cinema o animazione che non
per eventi legati alla computergrafica ne è la riprova, e per noi è la più grande soddisfazione.

AnimeIta: Il corto è stato realizzato nel 2003 ed ha avuto ottimi consensi e proiezioni in festival, tv e internet; la domanda nasce naspontanea: progetti futuri, nuovi prodotti animati in cantiere (oltre l'ambito pubblicitario)?

RaimondoDellaCalce: Stiamo auto-producendo un nuovo corto che affronterà una tematica importante e sarà di carattere più serio rispetto a Heterogenic, più giocato
sui sentimenti e la recitazione e meno sulla spettacolarità degli eventi. Con questa produzione vogliamo mettere insieme tutte le esperienze maturate con Heterogenic, Ceres, Nikon e Ondino, vogliamo che questa sia la prova generale per capire le problematiche di una grossa produzione come un lungometraggio, e poterlo poi affrontare con determinazione e sicurezza. Nel frattempo stiamo finendo la prima serie di 26 episodi della serie tv 'Ondino', che inizierà ad andare in onda Domenica 8 Luglio alle 8.30 su Rai3 e che per tempi di realizzazione, budget e qualità finale, è stata una vera e propria "palestra
di produzione".

Ringraziamo Raimondo Della Calce per la sua disponibilità.

Di seguito il corto Heterogenic.

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