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ABENOBASHI
- Il quartiere commerciale di magia (Abenobashi
maho shotengai - 2002)
(serie animata)
Regia di: Hiroyuki Yamaga (generale)
Regia di: Masayuki Kojima (serie)
Sceneggiatura di: Hiroyuki Yamaga e Satoru Akahori
Prodotto da: Masafumi Fukui, Toshimichi Otsuki, Taiji Suinou
e Hiroyuki Yamaga
Produzione: Gainax, Abenobashi project
Realizzazione: Mad House
Episodi: 13 (da 25' circa)
EDIZIONE
ITALIANA: ShinVision
Prendete le menti che hanno creato "Neon Genesis Evangelion"
(1995), "Le Situazioni di Lui e Lei" (1998) e "FLCL" (2000)
e le animazioni dello studio Mad House. Provate ad inquadrare
questa serie sotto il segno dei buoni sentimenti, dell'avventura,
della fantascienza, dell'umorismo demenziale, anzi, soprattutto
sull'umorismo demenziale (ma anche di più), e ancora sarete
lontani. Poi provate, così, per puro divertimento, a tener
conto di tutte le citazioni che ci sono all'interno e vi accorgere
che niente di così estremo è mai stato concepito e, soprattutto,
inserito in soli 13 episodi. Eppure tutto funziona; un buon
inizio, un filo conduttore e una chiusura sensata. Tutto questo
e tanto altro è Abenobashi.
Il
tutto si svolge in Giappone, nella città di Osaka ed in particolare
nel quartiere commerciale di Abenobashi. I nostri (eroi) protagonisti
sono Sasshi (in originale Satoshi) e Arumi: due adolescenti
che hanno passato tutta la vita insieme abitando a pochi passi
l'uno dall'altra. Ma tra poco tutto questo cambierà, visto
che i genitori di Arumi si stanno per trasferire nell'Hokkaido,
evento che porterà alla separazione dei due amici, e viaggio
a cui il nonno Masa è contrario. Ma sarà proprio il quartiere
commerciale e la sua storia a portare i due adolescenti a
viaggiare tra mondi e tempi lontano dalla loro realtà. Storia,
magia, saggezza e molti personaggi che spesso sono piazzati
a caso nelle location, aiuteranno o meno i due protagonisti
a sbrogliare gli enigmi che, una volta risolti, li riporteranno
alla loro realtà originale.
Ogni
volta che la Gainax annuncia una nuova produzione, tecnici
e appassionati si interrogano sull'innovazione che porterà
nel mondo animato. La serie Abenobashi non fà eccezione e
mostra tutta la vena stilistica dello studio che si fece notare
dalla Bandai a forza di presentazioni, per una nota convention
del settore molti anni fà. La regia generale della serie è
affidata a Yamaga, nome di punta dello studio nonchè regista
e sceneggiatore di "Le Ali di Honneamise" (1987), il primo
lungometraggio della studio. L'esperienza acquisita negli
anni e le numerose sperimentazioni hanno dato a Yamaga il
background necessario a dirigere abilmente le scene di un
progetto non proprio facile da realizzare quanto invece sembra.
Numerose le scene interpretate secondo stili diversi, dipendenti
anche dalle citazioni, in gran numero all'interno di ogni
singolo episodio. Preziosi anche gli utilizzi degli effetti
fish-eye e altre distorsioni create da lenti fotografiche,
tutte simulazioni in digitali e bravura dei disegnatori Mad
House.
La
stesura piazza le basi della storia e conduce lo spettatore
per i primi episodi, per poi riprenderlo e illustrargli le
conclusioni negli episodi di chiusura. Il filo logico non
viene mai smarrito, ma forse accantonato nella parte centrale
della serie, dove i personaggi vagano per mondi di fantasia
in cui le numerose citazioni al mondo dei manga, degli anime,
del cinema e di molti altri temi, vagano libere. Ottima anche
la caratterizzazione dei personaggi. Le informazioni su Arumi
e Sasshi, i principali, vengono arricchite episodio dopo episodio
per uno sviluppo complessivo nella parte finale della serie.
Infatti la produzione aspetta proprio questo momento, la piena
conoscenza dei due personaggi, prima di illustrare il loro
"passo" verso la maturità e verso le scelte che caratterizzeranno
le battute finali della storia. Gli altri personaggi, principalmente
parenti ed amici per un numero che arriva appena alla decina,
saranno solamente comparse sempre in abiti differenti, secondo
le realtà visitate; dunque superfluo ogni tipo sviluppo personale.
Poche le eccezioni in merito come il Nonno Masa e Yutas, personaggi
sempre presenti sotto le stesse spoglie e guida all'interno
dell'ingarbugliato mondo di Abenobashi.
Passando
alla parte visuale, Abenobashi riunisce si le menti dello
studio Gainax ma anche l'esperienza dei disegnatori dello
studio Mad House. Il risultato è un delirio di animazioni
che penso abbia divertito anche gli addetti stessi. Il tratto
è completamente nel classico stile bidimensionale ma massicciamente
aiutato dalle nuove tecniche d'animazione digitale. Oltre
al tratto che contraddistingue gli episodi, per la metà seria
(se serietà possiamo chiamarla), ben altri stili vengono in
aiuto dei momenti più demenziali con distorsioni come nella
più classica (ed estrema) tradizione comica del sol levante.
Ma è in occasione delle citazioni che il team si scatena.
Principalmente ispirati dal mondo dei manga e degli anime
ma anche da Hollywood, numerosissime le scene in cui si vedono
"intrusioni" di Ken Shiro, Ranma, Pokemon, Capitan Harlock,
Yattaman, Lamu (bikini tigrati), Gundam e robottoni vari,
ma anche a film come Terminator (uno spasso), Shine, Odissea
nello Spazio, fino ad ambientazioni da favola, da giochi di
ruolo e numerose altre ancora. Presenti anche riferimenti
in campo musicale, come i temi di "Neon Genesis Evangelion"
nel terzo episodio.
Dunque
non importanti ai fini della storia ma determinanti per la
popolarità della serie, le citazioni sono intercalate perfettamente
nelle mini avventure in giro per i mondi di fantasia di Abenobashi.
Il risultato è un opera che saprà divertire non pochi, soprattutto
chi saprà cogliere ogni sfumatura sui personaggi citati, imitati
e anche presi un tantino in giro. Un piccolo occhio alla categoria
di spettatori maschili, per i prosperosi (a dir poco) seni
che la produzione piazza un po ovunque. La lunghezza della
serie, poi, risulta ben calibrata. Infatti meno episodi non
avrebbero dato la possibilità di illustrare storia e parti
demenziali, mentre più episodi avrebbero soltanto allungato
il "brodo" finendo possibilmente per stancare il via-vai dai
vari mondi. In definitiva una visione consigliata a qualunque
età.
A portare Abenobashi nella nostra penisola è la ShinVision
che piazza tutte e 13 gli episodi su 4 DVD conditi da numerosi
extra, dopo appena 3 anni dalla prima trasmissione in Giappone
su Kids Station. La qualità video è molto buona: belle immagini
con colori vivi e pulizia assoluta in ogni frame. L'audio
è un Dolby 5.1 mentre sempre di ottimo livello il lavoro svolto
dello studio di doppiaggio, a cui capo, in questo caso, troviamo
iGualtiero Cannarsi (suo anche il lavoro di doppiaggio su
"Il Castello Errante di Howl").

Minisito allestito dalla ShinVision con tutte le informazioni
sulla serie: www.shinvision.it
Sito ufficiale dell'edizione americana curata da ADV Film:
www.abenobashidvd.com
Pagina presso il sito della Gainax: www.gainax.co.jp
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