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APPLESEED
(Appurushido - 2004)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Shinji Aramaki
Sceneggiatura
di: Haruka Handa e Tsutomu Kamishiro
Traddo da un fumetto di: Masamune Shirow
Prodotto da: Fumihiko Sori
Produzione: Micott & Basata Inc. e TBS Inc.
Realizzazione: Digital Frontier
Tagline: "L'umanità ha la sua change".
Edizione italiana: Panini Video
USCITA ITALIANA: 20 DICEMBRE 2007
Ritorna Appleseed, anime tratto dal celebre manga di Masanume
Shirow (1985), già autore dell’osannato Ghost in the Shell,
un anime ipertecnologico, ambientato in una Terra devastata
dalla guerra non-nucleare del 2131.
Ritorna perchè un anime (della durata di soli 70')
era già stato distribuito nel 1988 dalla Bandai Visual
(in italia edito dalla Yamato Video), anime rivisto rispetto
al primo per sceneggiatura, rivisti molti momenti della storia
e a cui è stato ritoccato interamente il look, grazie
alle nuove tecniche d'animazione in CGI.
La
storia è ambientata nell'anno 2131, anni in cui i restanti
membri della razza umana vivono in coabitazione con i biodroidi,
esseri umani creati in laboratorio e costituiti più
da circuiti che da cellule. Sulla terra è in atto una
lunga guerra cui da tempo è andato dimenticato lo stesso
motivo per cui questa è iniziata e le grandi città
sono ormai ridotte a enormi ammassi di macerie. Il corpo di
polizia ES.W.A.T. (especial weapon and tactics) ha il compito
di difendere Olimpus, la città perfetta, di nuova generazione,
posto in cui convivono pacificamente esseri umani e biodroidi,
questi ultimi collegati ad una grande rete controllata da
Gaia, un mega computer, e da sette saggi. Portata all'interno
della città e tra le fila dell' ES.W.A.T. troviamo
Deunan, un intrepida combattente cresciuta a suon di addestramento
militare. Quest'ultima viene riportata in città da
una sua vecchia conoscenza, Briareos, un vecchio collega adesso
nel corpo di un biodroide. Insieme i due, con il resto della
squadra, si troveranno a combattere un grande nemico e l'intrigo
etico/politico che ha come obbiettivo la destabilizzazione
del periodo di pace nella grande città. Ma a Deunan
saranno riservate ben più inaspettate sorprese celate
dietro tutta la storia.
L'anime
nella sua prima edizione riprendeva la storia dal noto manga
di Shirow, molto popolare, pur non brillando per realizzazione
in un edizione di appena 70 minuti. Nel 2004 sono state riprese
epoche, ambientazioni e personaggi (anche se il tutto rivisto
in una chiave più tecnologica, cosa amplificata dalle
immagini in CG), riscrivendo la storia su ritmi d'azione più
alti ma anche di riflessione più intensi. Lo script
scava più a fondo negli animi dei personaggi principali
e alcune scene, con lunghi silenzi, illustrano megli i singoli
caratteri più di quanto molte descrizioni non farebbero.
I ritmi imposti della regia vengono certamente esaltate nelle
scene d'azione, veramente ben concepite. I movimenti di camera
più lenti vengono invece riservati alle scene di riflessione,
per meglio far concentrare l'attenzione dello spettatore sul
momento. I tempi dettati dal copione sono ben bilanciati e
l'inizio lascia già intendere dove la produzione si
è maggiormente concentrata.
La
parte visuale è l'aspetto più esaltante e in
rilievo dell'intero progetto. La pellicola è realizzata
in computer grapics, interamente in 3D (cosa che i puristi
di anime non apprezzeranno mai fino in fondo, lontani dai
"freddi" modelli 3D). La Digital Frontier si è
avvalsa principalmente di LightWave 3D (ver. 7.5) della NewTek
per la modellazione. Il reparto di modellazione ha fatto miracoli
ricreando numerosi ambienti altamente dettagliati e di grandi
dimensioni, ottimi per le numerose vedute a volo d'uccello.
I fondali e molti mecha sono lasciati al massimo del dettaglio
di rendering, questo grazie soprattutto alle nuove tecniche
di modellazione e animazione tridimensionale. I personaggi
sono stati anch'essi modellati in 3D ma, unicamente per loro,
si è fatto uso di un filtro (cell shading) che riportasse
i disegni tridimensionali ai più classici 2D. Il risultato
sono delle animazioni altamente fluide e con disegni molto
puliti. La produzione ha presentato alla stampa mondiale il
progetto Appleseed affiancato al nome "Trinity Engine".
Questa rivoluzionaria tecnica di realizzazione 3D ha permesso
ad animatori e modellatori di avere un "Motion Capture"
di livello superiore; con il "Trinity Engine" (sperimentato
già nel campo dei video games) è stato possibile
catturare molte proprietà fisiche degli attori che
hanno prestato i loro movimenti ai personaggi del lungometraggio.
Questo motore grafico poi non a fatto altro che simulare tutte
le contrazioni muscolari in correlazione ai movimenti effettuati.
I risultati sono dei movimenti molto realistici e mai "meccanici",
di sicuro uno dei punta di forza del lungometraggio. Unico
punto negativo (come in altri lungometraggi
in cui troviamo modellazione CG di umanoidi) sono le espressioni
facciali, sempre molto inferiori rispetto ai "colleghi"
delle animazioni fisiche. Il reparto degli effetti speciali
invece ha realizzato esplosioni realistiche e ottime simulazioni
di fumo, polvere, acqua e altro.
La
fotografia è molto curata. I colori sono molto brillanti
e solari. Anche nelle scene più scure si distinguono
sempre molti particolari e non si perde mail il filo dell'azione.
Altro settore di sicuro interesse è quello delle musiche.
Per tutto il tempo si assiste ad un tripudio di elettronica
e generi affini che scandiscono i tempi dei momenti d'azine
della pellicola. Il lungometraggio può contare infatti
sulle musiche di Paul Oakenfold, Basament Jaxx e Ryuichi Sakamoto,
quest'ultimo autore della colonna sonora originale.
In definitiva il lungometraggio è consigliabile ai
cultori di fantascienza e cinema d'azione in genere, ma all'interno
troviamo generi di maggiore interesse, come l'intrigo celato
alla base o momenti più intensi legati al passato della
protagonista Deunan, comunque non molto approfonditi fino
in fondo e lasciati scorrere un po troppo alla leggera. I
momenti d'azione sono il punto di forza di Appleseed che insieme
a una buona caratterizzazione dei personaggi (i principali
almeno) distolgono l'attenzione sulla flebile costruzione
della vicenda. Comunque gli occhi godono a pieno.
Ultima
notizia per i fans, visto il buon successo della pellicola,
è in cantiere un seguito realizzato con le medesime
tecniche d'animazione. Nel sito web ufficiale è possibile
scaricare anche numerose bozze a colori e in bianco e nero
di personaggi e ambientazioni e anche stralci di storyboard
con tanto di esempio animato che spiega la realizzazione.
In Giappone Appleseed è uscito il 16 Aprile 2004. E'
stato presentato al Boston Fantastic Film Festival (ottobre
2004) e in Canada al Waterloo Festival for Animated Cinema
(ottobre 2004). Negli States la pellicola è uscita
il 14 Gennaio 2005. In Italia ha fatto la sua comparsa tra
le anteprime del Future Film Festival di Bologna (2005). Nel
nostro paese è stato annunciato l'acquisto da parte
di Panini Video che curerà l'edizione DVD prevista
per natale 2007.
Per vedere trailer, scaricare wallpaper e altre informazioni
vi rimandiamo al sito web ufficiale: www.a-seed.jp
Molto interessante anche il sito dell'edizione Americana:
www.appleseedthemovie.com
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