|
ARMITAGE
III: DUAL-MATRIX (2002)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Katsuhito Akiyama
Sceneggiatura di: Ideki Hakinuma
Produzione: Pioneer LDC
Realizzazione: AIC Anime
EDIZIONE ITALIANA: Dynamic Italia
La AIC insieme alla Pioneer (oggi Geneon) si ripresentano cinque
anni dopo l'uscita del primo lungometraggio Armitage III intitolato
Poly-Matrix, con un degno seguito: Dual-Matrix. Come già illustrato
nella recensione del primo capitolo, la regia della prima edizione di
Armitage (una miniserie di 4 episodi diretta da Hiroyuki Ochi) è stata
confermata per la trasposizione in lungometraggio, direzione cambiata
di mano in quest'ultimo Dual-Matrix con Akiyama al timone di questo
sequel. Alla AIC si sono ben guardati prima di buttarsi velocemente
su un seguito per sfruttare le classiche onde commerciali ed impiantare
una grande produzione che non trasfigurasse con lo splendido script
creato per il primo episodio. Certo si parla di seguito, la storia riprende
dove la prima finisce, ma sottolineo che si tratta di due capitoli indipendenti,
due lungometraggi con storie e finali propri, con Dual-Matrix che riprende
temi e angosce del primo da confrontarsi con nuove paure e minacce.
La
storia è sempre ambientata nel XXII secolo e inizia sul pianeta Marte
(in cui si è svolta l'intera storia di Poli-Matrix) per poi spostarsi
sul pianeta Terra. Sul pianeta rosso Naomi Armitage e Ross Sylibus,
ex agenti di polizia, ormai vivono in copertura come una normale famiglia,
in compagnia della loro figlia Yoko. Armitage è sempre cosciente di
essere un organismo bio-tecnologico tra i più evoluti (i III generazione),
ma la loro esistenza è stata sempre coperta agli occhi degli umani.
I tempi sono cambiati anche sulla terra (luogo d'origine anche dei robot)
e proprio in questi giorni si stà varando la 'carta dei diritti dei
robot' con cui gli esseri bio-meccanici potrebbero acquisire dei diritti
contro ogni sopruso cui gli umani contrari alla loro diffusione marciano
sempre. Ross Sylibus viene incaricato di rappresentare la civiltà marziana
e viene inviato sulla terra insieme alla piccola Yoko. Naomi invece
ritorna in campo quando i suoi sensi vengono risvegliati da alcuni suoi
simili distrutti in maniera ingiusta e barbarica. Quindi si trova a
volare anche lei verso il pianeta terra all'inseguimento dell'assassino
per poi ritrovarsi immischiata in un grande complotto politico-economico
e a lottare a fianco di suo marito Ross per la loro libertà e l'incolumita
della piccola Yoko.
Il
nuovo capitolo di Armitage III è senza dubbio all'altezza della stesura
del primo Pol-Matrix anche se l'intero staff è stato completamente rimpiazzato
(esclusa la direzione alle animazioni di Naoyuki Onda e del produttore
Toru Miura), ma questo porta anche a grandi pregi. La qualità tecnica
è certamente migliorata e chi ha l'occasione di vedere entrambi i lungometraggi
a breve distanza l'uno dall'altro noterà un notevole miglioramento.
Ne traggono vantaggio non solo le animazioni, molto fluide, ma ogni
tavola e inquadratura cui sono state riposte molte attenzioni. Il salto
più importante si è avuto con l'inserimento (mai eccessivo) di elementi
3D di cui le animazioni dei mecha traggono vantaggio. L'integrazione
tra le varie tecniche è buona e la cura imposta dalla produzione nel
progetto si vede anche notando, nei titoli di coda, i numerosi studi
di produzione, animazione e colorazione coinvolti nel progetto. Le musiche
traggono spunto dal primo capitolo, alternando ritmi veloci a momenti
di riflessione, ma mai con temi banali, anche se qualche punto in più
lo fanno dei brani presenti nel lungometraggio del 1997. La storia su
tutto riesce ad essere coinvolgente ricalcando i ritmi del primo capitolo
e portando nuovi complotti e nuovi personaggi convincenti (Mouse è uno
di questi).
Naomi
Armitage è un personaggio ben disegnato e con due storie disegnate a
puntino su di lei. Mi dispiace non abbia mai raggiunto una grande popolarita
(nel nostro paese è quasi sconosciuta perchè è sempre un caso imbattersi
in questo titolo) causa anche un mancato sforzo promozionale cui altri
titoli, che meritano meno, usufruiscono. La Dynamic ha sempre un occhio
lungimirante e ha portato in Italia sotto la sua ala sia i due capitoli
Poli-Matrix e Dual-Matrix che la prima miniserie. Sono tutti disponibili
in eccellenti formati DVD in cui sono incluse buone quantità di extra,
in particolare questo in esame porta le schede dei personaggi, delle
belle foto gallery e i classici trailer. Unica nota il formato video
4:3 di questo nuovo capitolo rispetto al più cinematografico 16:9 di
cui il precedente Poly-Matrix gode.
Altre informazioni al sito del produttore AIC: www.aicanime.com
|