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BAMBI
2 - Bambi e il Grande Principe Della Foresta
(2006)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Brian Pimental
Sceneggiatura di: Alicia Kirk, Brian Pimental, Jeanne Rosenberg
Prodotto da: Jim Ballantine
Produzione: DisneyToon Studios
Realizzazione: DisneyToon Studios
Distribuzione: Buena Vista Italia
USCITA ITALIANA: 3 FEBBRAIO 2006
Correva
l'anno 1942 quando usciva per il grande schermo uno dei lungometraggi
che sarebbe rimasto per sempre nell'ideologia di molti bambini
e non: "Bambi", diretto da David Hand, prodotto dal grande
Walt Disney e quarto lungometraggio dello studio. Oltre 60
anni dopo quello che adesso è diventato più di uno studio
d'animazione, l'attuale multinazionale Disney, presenta il
suo seguito: "Bambi 2". Da puntualizzare il fatto che la Disney
ha chiuso i suoi maggiori studi all'animazione tradizionale
lo scorso anno, a favore delle nuove tecniche di realizzazione
digitale e che questo lungometraggio non viene dai suddetti
reparti della Disney. "Bambi 2" infatti è stato realizzato
dal reparto DisneyToon, minore per importanza, reparto in
cui si realizzano prodotti pensati esclusivamente per l'utenza
Home Video e non per il grande schermo. Dunque un prodotto
a basso budget che, per molti motivi e con una piccola spesa
di promozione, si presta bene anche per la visione sul grande
schermo.
La
storia inizia in un periodo non molto felice per il piccolo
Bambi. Infatti il cucciolo è da poco rimasto orfano della
madre e si ritrova adesso sotto le cure del padre, il grande
principe della foresta, su cui grava il peso dell'istruzione
del piccolo. Bambi è intimorito dal grande principe e vuole
trovare solo il modo di fare colpo su di lui. Il padre cerca
di insegnare al piccolo tutto ciò che è necessario sapere
sulla foresta e il portamento orgoglioso da mantenere, ma
il piccolo rallenta e perde l'attimo così il padre lo relega
a giocare con i suoi amici animali. Un giorno Bambi, immaginando
di sentire la voce della mamma, si caccia in un guaio molto
grosso, una trappola tessuta da alcuni cacciatori e non avrà
altro che le proprie forze e la propria volonta per cercare
di togliersi dai guai. Tanti nuovi amici e vecchie conoscenze
porteranno il piccolo cucciolo all'interno di molte avventure
e a crescere anche a gli occhi del padre.
Alla
regia di questo lungometraggio troviamo un esordiente, Brian
Pimental, animatore impiegato in numerose pellicole Disney
che nel passato si era occupato della direzione artistica
di "Tarzan" (1999), oltre che ad essere coautore delle storie
de "La Bella e La Bestia" (1991) e di "Alladin" (1992). La
regia si rifà molto a quella di David Hand e del primo "Bambi"
(1942) per restare in tema e far riaffiorare il ricordo con
le immagini del primo lungometraggio. Aumentano le scene di
azione anche se, a differenza delle pellicole Disney degli
ultimi 15 anni e visto il budget, non si fa uso di ambienti
modellati in CG, ma si ricorre solo ed esclusivamente ai classici
disegni realizzati a mano. Anche il character design, come
per la regia, riprende personaggi e stili d'animazione del
precedente lungometraggio e integra poche novità. Certo il
target a cui punta la produzione è certamente rivolto ad un
pubblico molto giovane, ma, come spesso accade, gli sceneggiatori
inseriscono nello script anche riferimenti e battute adatte
anche ad un pubblico più maturo, mantenendo anche inalterato
il messaggio ambientalista iniziato nel primo Bambi.
Discorso
a parte va fatto per il lato visivo del prodotto. Le animazioni,
come prima ricordato, sono state realizzate da un reparto
della Disney che si occupa di prodotti "di secondo piano",
ma questo non sminuisce assolutamente il loro lavoro; si tratta
soltanto di scelte di produzione. Le animazioni sono principalmente
realizzate ad un unico "livello". Mancano spesso quelle rifiniture
nella colorazione che danno profondità ai disegni stessi,
rilegate queste ultime solo a poche e più importanti scene.
Guardando le immagini è infatti possibile distinguere gli
"oggetti in movimento" dai fondali, differenza che nelle maggiori
produzioni si cerca di eliminare quanto più possibile. Questo
certamente non sminuisce le animazioni, realizzate in maniera
impeccabile e molto fluide. Discorso a parte va fatto per
i fondali, prodotti in grande bellezza, realizzati a mano
e con delle colorazioni dal risultato spettacolare. Chiude
la produzione il reparto musicale, tra l'altro premio Oscar
nel primo Bambi, che come in ogni altro prodotto della casa
del topolino non è mai sottovalutata ma sempre all'altezza
del prodotto.
L'edizione
di casa (USA) del lungometraggio vede impiegati, come doppiatori,
nomi di rilievo di Hollywood; Patrick Stewart presta la voce
al grande principe della foresta, padre di Bambi, mentre il
piccolo cerbiatto ha la voce di Alexander Gould, il giovane
doppiatore di Nemo in "Alla Ricerca di Nemo" (2003) della
Pixar.
Il lungometraggio in Italia è uscito nelle sale il 3 Febbraio
2006. Nel resto dell'Europa le date di uscita sono pressocchè
vicine, mentre in patria è stata presentata direttamente l'edizione
in DVD.
Sito ufficiale dell'edizione USA con trailer e info varie
su: disney.go.com
Mentre l'edizione italiane della pellicola ha indirizzo: www.disney.it
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