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CHICKEN
LITTLE - Amici per le Penne (Chicken
Little - 2005)
(lungometraggio
d'animazione)
Regia di: Mark Dindal
Sceneggiatura di: Steve Bencich e Ron Friedman
Prodotto da: Randy Fullmer
Produzione: Walt Disney Pictures
Realizzazione: Walt
Disney Pictures
Distribuzione: Buena Vista Italia
USCITA
ITALIANA: 2 Dicembre 2005
Il 2005 sarà ricordato alla Walt Disney come
l'anno dell'entrata nel mondo dell'animazione in CG. Niente
studi di produzione esterni dunque, come i progetti affidati
ai noti studi Pixar, ma un nuovo riassestamento (hardware
e software) degli studi di produzione del classico stile 2-D.
Dietro al progetto "Chicken Little" si cela il gruppo di produzione
de "Le Follie dell' Imperatore" (2000) capitanate dal regista
Mark Dindal. Al progetto sono stati messi a disposizione bel
60 Milioni di dollari e un folto cast di doppiatori.
La
storia è tratta dalle classiche favole (sempre intitolate
Chicken Little) in cui un pulcino pensava che il cielo stesse
per cascare sulla terra quando una ghianda era cascata proprio
sulla sua testa. Il classico tema viene amplificato nei primi
minuti dello script fino a creare un senso di paranoia e schizzofrenia
del protagonista agli occhi degli altri abitanti. Ma quando
veramente un pezzo di celo cadrà in terra e il piccolo
pulcino scoprirà le tracce di un imminente invasione da parte
di una cività aliena, come sempre accade, nessuno vorrà credergli.
Sarà allora il piccolo protagonista, coadiuvato dai suoi (strambi)
amici, ad occuparsi di tutto. Storia che riprende certamente
"La Guerra dei Mondi" o "Signs" e, lontanamente
anche tratti della "Guida Galattica per Autostoppisti"
(sempre in uscita sotto marchio Disney/BuenaVista), di cui,
tra l'altro, è stato presentato un trailer ad 'oc ridisegnato
con il pulcino.
Dalle
prime immagini si intravede una grande cura nelle animazioni
e nella mimica dei personaggi. I colori sono molto sgargianti
e sono in linea con il tema comico-demenziale del lungometraggio.
Certo non assisteremo a miracoli tecnici o studi particolari
su fluidi, dinamica, o altro. Le texture sono di tipo molto
plastico e la volontà degli sviluppatori è stata
certamente quella di creare più un toy-style che perdere
migliaia di ore nel render di un pelo animale più verosimile.
Le intenzioni della produzione sono rivolti certamente alla
storia e alla caratterizzazione del personaggio principale.
Senza dimenticare un buon character design per i personaggi
supplementari, fondamentali per rafforzare il ruolo del protagonista.
La storia è già rodata e questo sembra essere un passo "sicuro"
fatto dalla produzione, invece di legare alla prima produzione
in CG della Disney una storia nuova di zecca. L'unico precedente
in campo CG da ricordare è il bellissimo Dinosauri (2000)
in cui animazioni 3D venivano montate su fondali dal vero.
La
parte visiva può contare su un ottimo studio di luci,
sempre molto azzeccate, che si esaltano nelle scene poco illuminate.
La regia tende a sballottare la camera a destra e a manca
per tutta la durata del lungometraggio, per non lasciare che
gli spettatori si focalizzino sui dettagli, comunque minimi
presenti. E' possibile assistere, dunque, a scene girate in
handycam (virtuale) o a toccchi di classe del cinema thriller
con zoomate sui protagonisti per accentuare l'enfasi del momento.
Chiudono la produzione le musiche, di ottimo livello e sempre
in linea con il tema demenziale della pellicola. A dare le
voci ai personaggi troviamo Zach Braff (della serie televisiva
"Scrubs" - Chicken), Joan Cusack (Ugly), Garry Marshall (Buck),
Steve Zahn (Runt) e Amy Sedaris (Loxy). Ma tra il casti figurano
anche Adam West (il primo Batman sullo schermo) e Patrick
Stewart (Kirk di Star Trek). Per le voci dell'edizione italiana
da ricordare il comico "Gabriele Cirilli" di Zelig
(nella parte di Chicken Little) e di Giò Di Tonno, acclamato
Gobbo di Notre Dame nel musical di Riccardo Cocciante, voce
nelle canzoni della colonna sonora. Apparizione degna di nota
anche per il sindaco di Roma Walter Veltroni nei panni del
sindaco della città di Chicken Little.
Si
tratta in definitiva di un ottima pellicola, sempre di stampo
Disneyano certo, ma che non esalta affatto il reparto creativo.
Le modellazioni, agli occhi degli addessi, non risultano curate
e dettagliate e si è fatto uso di texture molto elementari,
ma questa scelta può ricadere nell'intento della produzione
di realizzare un film quanto più "toon-style"
rispetto ad una resa più reale. Si assiste a pochi
effetti digitali tra cui spiccano i giochi di luce, ma sono
stati eliminati "ingombranti" (in termini di calcolo)
peli e pelliccie e calcoli estremi di fluidi e simili. Il
reparto addetto alle animazioni invece non ha fatto una grinza,
rendendo la mimica uno dei fattori portanti del luungometraggio.
Infine posso chiudere con la storia, affermando di non aver
davanti niente di estremamente originale, ma un buon tema
infarcito da "buoni propositi" e scene di comicità
deliranti.
Il film ha subito qualche ritardo e dopo i primi annunci dell'uscita
prevista per l'estate 2005, il tutto è stato spostato al 4
Novembre in USA e 2 Dicembre in Italia, sempre a cura della
Buena Vista.
Il sito ufficiale in cui recuperare altre info è: disney.go.com/disneypictures/chickenlittle
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