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FINAL
FANTASY: THE SPIRITS WITHIN
(2001)
(lungometraggio
d'animazione)
Regia di: Hironobu Sakaguchi
Sceneggiatura di: Al Reinert e Jeff Vintar
Da una storia di: Hironobu Sakaguchi
Produttori: Jun Aida, Chris Lee e Akio Sakai
Produzione: Chris Lee Productions, Square Co. Ltd.
(jp) e Square USA
Realizzazione: Square Pictures
Edizione Italiana: Columbia Tristar
'Un costo di realizzazione di 137 milioni di dollari e
un incasso mondiale inferiore ai 50', questa è la doverosa
premessa da fare quando si ha per le mani quest'opera. Ma
difficile è valutare correttamente (e obbiettivamente) quest'opera,
perchè, premetto, si tratta sempre di un opera d'arte vera
e propria. La Square ha rischiato il fallimento (salvata in
extremis dalla Enix) buttandosi a capofitto in questa sua
prima produzione, della durata di 4 anni. Hironobu Sakaguchi,
il creatore della saga di videogames "Final Fantasy" che ha
portato nell'olimpo la Square, si prende il doveroso compito
di scrivere e dirigere questo lungometraggio. Le sue idee
sono ben chiare, ma non al resto del mondo; "The Spirits Within"
porta il grande fardello di un nome come "Final Fantasy",
ma ha ben poco a che fare con tutto l'universo che circonda
la mitica saga. Sakaguchi pensa in grande e scrive una storia
intrisa di spiritualità, vicina soltanto allo "spirito di
Gaia" che aleggia nelle storie che accomuna ogni singolo episodio
della saga.
Tutta
la storia si svolge sulla terra, intorno all'anno 2065, in
un atmosfera di distruzione e desolazione. I pochi abitanti
rimasti si nascondono in piccoli agglomerati sulle rovine
delle città di un tempo, protetti da uno scudo di energia
contro i "phantom", gli alieni che hanno ridotto in ginocchio
la civiltà sul nostro pianeta. Arrivati da una cometa, questi
alieni (dei fantasmi veri e propri) distruggono ogni essere
vivente al loro passaggio. A combattere questa minaccia ci
sono diversi organi militari mondiali, ma a cercare una soluzione
per annientarli definitivamente ci sono soltanto la dottoressa
Aki e il suo mentore, il dottor Sid. Durante i suoi studi
Aki si troverà difronte il suo vecchio amico (e non solo)
Gray, capitano della squadra Deep Eye che provvederà anche
alla protezione della dottoressa. Il consiglio della città
si troverà difronte il dilemma di dare ancora del tempo per
lo studio di una soluzione al dottor Sid o all'utilizzo di
una grande arma, il cannone Zeus, orbitante intorno alla terra,
nella speranza di distruggere tutta la popolazione aliena.
Partito
certamente con i piedi sbagliati, "The Spirits Within" non
rientra nel genere fantascienza-azione vicina agli episodi
originali, ma racconta una storia 'leggera', quasi poetica,
con un ambientazione futuristica (quì la fantascienza) e pochi
momenti di azione, comunque rilegati a rafforzare le tematiche
presenti. Sakaguchi detta sapientemente i ritmi di una storia
che poteva fare certamente a meno delle parole "Final Fantasy"
sul titolo. Lo script è perfetto, e mischia sapientemente
atmosfere surreali ed eteree con scene d'azione. Per i temi
trattati non si può non menzionare i riferimenti alla saga
"Alien" da cui prende molti spunti. La regia, come poche volte
accade, è affidata allo sceneggiatore stesso e questo (con
alle spalle anni di visual management) non fa che bene al
progetto. Sakaguchi non lascia mai ferma la macchina da presa.
Esclusi i primi piani e altri pochi momenti, la camera virtuale
rolla e zooma in continuazione. Si alza dal basso come se
pilotata da un braccio meccanico, allargando il campo e portando
lo spettatore ad assimilare gradualmente ogni singola scena.
Le riprese a volo d'uccello sopra le lande, nella vecchia
New York e intorno alla terra invece richiamano tanto gli
intermezzi animati presenti all'interno degli ultimi videogames
della saga di casa Square.
Il
lato visivo invece è uno spettacolo per gli occhi; "The Spirits
Within" è il primo lungometraggio interamente in CG con modellazioni
organiche dal vero (i personaggi). Sono diversi i fattori
che combinati insieme hanno creato questo risultato, ma i
maggiori artefici sono: le ambientazioni, i personaggi e i
fondali interamente realizzati a mano. Su questi ultimi il
regista si sofferma più volte, lasciando qualche secondo ad
ammirare gli splendidi cieli al tramonto e le spettacolari
vedute su cui spiccano sempre toni arancio, rosso e altre
piccole sfumature. L'intero compartimento grafico ha visto
coinvolti centinaia tra artisti, modellatori, effettisti,
animatori e molte altre figure. Cura maniacale è stata imposta
per la modellazione dei volti e le relative texture (Aki e
il Dott. Sid su tutti), mentre le appendici lasciano qualche
perplessità. Un intera squadra di animatori è stata impiegata
per i capelli di Aki; 60.000 elementi (i capelli appunto)
che costituivano l'intera chioma, ovvero la metà della densità
media della capigliatura umana, uno sforzo di realizzazione
e animazione pari ad un quinto del tempo speso per l'intera
produzione. Ad un ottima modellazione però non è seguita un'altrettanta
cura nelle animazioni. Si perchè quelle facciali in particolare
lasciano più di un dubbio sull'espressività dei personaggi.
Quì la critica si è maggiormente soffermata nelle varie recensioni,
imputando questo come punto negativo dell'intera pellicola,
anche agli occhi dei non addetti ai lavori in grafica CGI.
Per le animazioni dei corpi invece si è fatto uso delle tecniche
di Motion-Capture largamente utilizzate dal compartimento
grafico della Square per ogni animazione in CGI presente nei
videogiochi della saga. Il tutto non è certamente perfetto
e risente di qualche grado di velocità nelle movenze.
Ogni
singolo frame è il risultato di più renderizzazioni sovrapposte.
I background, gli elementi di scena, i personaggi (sovrapposti
tramite frame maschera - canale alfa) e effetti visuali (polveri,
atmosfera, effetti luce, ect.). L'intera render-farm era composta
da 960 processori Pentium III a 933 Mhz. Ogni frame aveva
la una risoluzione doppia rispetto al segnale televisivo in
alta definizione, per un totale di quasi 10Mb a frame. Ma
con il passare del tempo (dei 4 anni di produzione) ogni frame
è stato renderizzato di nuovo a causa della crescita in qualità
del software di render. Anche il reparto sonoro ha avuto il
suo bel da fare. I tecnici degli effetti sonori si sono più
volte soffermate nella creazione delle "voci" dei Phantom
alieni. Il risultato di queste grida è dato dalla sovrapposizione
di diverse "voci" rubate al regno animale (leoni, tigri, orsi,
trichechi, ect.). Un'altra scelta importante è stata quella
di affidare le musiche originali al trio Elliot Goldenthal,
Ken Kitamura e Hideto Takarai, invece di affidarsi al compositore
Nobuo Uematsu, autore di tutte le colonne sonore degli episodi
della saga di FF. La Square ha comunque prodotto un CD con
le migliori musiche utilizzate nella saga per i fans.
Per
il doppiaggio, in classico stile hollywoodiano, sono stati
scelti attori di rilievo come Alec Baldwin (Gray), Steve Buscemi
(Neil), Donald Sutherland (Dr. Sid), James Woods (Generale
Hein) e molti altri. Tra le curiosità possiamo ricordare che
il nome del Generale Hein è riferito allo scrittore Robert
A. Heinlein, autore di "Starship Troopers". Il personaggio
della dottoressa Aki Ross è stato inserito nella posizione
n. 87 della "Hot 100" della rivista Maxim (2001) - infatti
nel DVD appare anche un piccolo photo book del personaggio
- e lei rappresenta il primo personaggio virtuale presente
in questa classifica. Il giorno e il mese del primo sogno
di Aki è in realtà la data di nascita della moglie di Sakaguchi.
Per quel che riguarda invece i dettagli ai botteghini ricordiamo
che il film negli States ha incassato poco più di 30 milioni
di dollari e quasi tre milioni di euro nel nostro paese. La
prima proiezione è avvenuta negli States il 2 Luglio 2001,
in Italia è arrivato il 24 agosto e soltanto il 15 Settembre
in Giappone, casa dei produttori.
Il
sito ufficiale www.finalfantasy.com è disattivato,
ma è ancora disponibile il suo alter-ego italiano: www.finalfantasy.it
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