FUTURAMA (1999-2003)
(serie animata)

Regia di: Wesley Archer, Peter Avanzino, Carlos Baeza, Susie Dietter, Mark Ervin, Bret Haaland, Ron Hughart, Ashley Lenz, Chris Louden, Jeffrey Lynch, Rich Moore, Kevin O'Brien, James Purdum, Chris Sauve, Swinton O. Scott III, Brian Sheesley, Pat Shinagawa e Gregg Vanzo
Sceneggiatura di: J. Stewart Burns, David X. Cohen, Aaron Ehasz, David A. Goodman, Jason Gorbett, Evan Gore, Kristin Gore, Matt Groening, Darin Henry, Eric Horsted, Eric Kaplan, Ken Keeler, Brian Kelley, Scott Kirby, Heather Lombard, Lewis Morton, Bill Odenkirk, Eric Rogers, Michael Rowe, Dan Vebber, Patric Verrone, Ron Weiner e Jeff Westbrook
Creato da: Matt Groening

Prodotto da: J. Stewart Burns, Brian J. Cowan, Jason Grode, Eric Horsted, Eric Kaplan, Claudia Katz, Lewis Morton, Jane O'Brien, Bill Odenkirk, Michael Rowe e Patric Verrone
Produzione: Gracie Films, 20th Century Fox Television, Curiosity Company e TMS Entertainment
Realizzazione: Rough Draft Studios
Episodi: 72 (dal 22" circa - per 4 stagioni)

EDIZIONE ITALIANA: Mediaset

Dopo il successo planetario della prima creatura di Matt Groening "The Simpsons" (1989), proprio a 10 anni dalla sua nascita prende vita un'altra serie animata, questa volta ambientata in un altro tempo e su altri mondi oltre al nostro: "Futurama". Una squadra di consegna spaziali veramente male assortita, situazioni al limite dell'incredibile e inserti di grafica digitale creano un mix unico e particolare che ha appassionato milioni di fans in tanti paesi, certamente subito in coda alla famiglia Simpson. Groening prende spunto per il nome dall'omonimo spazio espositivo creato dalla General Motors nell'Expò del 1939 a New York.

La storia inizia il capodanno del 1999. Una brutta giornata per un consegna pizze che subisce l'ennesima burla proprio durante il capodanno. Si ritrova così in un laboratorio di congelamento criogenico e, per uno strano scherzo del destino, a cadere dentro una capsula autosettata a 1000 anni. Dopo un lungo sonno dunque si risveglia il giorno del capodanno del 2999. Da qui in poi è un susseguirsi di incontri, a partire dal suo futuro capitano Leela, dall'inseparabile amico robot Bender, fino al suo parente più prossimo: il professor Huber J. Farnsworth. Da quì il via all'equipaggio del Planet Express, la ditta di consegne spaziali di proprietà del professore, e al via decine di avventure tra robot ed alieni nella terra e nei più svariati luoghi della galassia.

Che Matt Groening sia un genio questo lo si sapeva già dalle prime immagini della sua prima creatura: quella strana famiglia americana apparentemente tanto classica quanto effettivamente una parodia di questa. Ma con Futurama il ventaglio di temi da sfruttare diventa molto più ampio. Le storie possono essere ambientate in tempi e luoghi di pura immaginazione e non rilegati alla solita città e ai personaggi che la abitano. Le storie scritte per "Futurama" sono geniali e si rifanno tanto allo stile dei "Simpson" (cavallo vincente non si cambia!?!). Di sicuro la serie strizza l'occhio ai cultori di fantascienza e al mondo dell'elettronica in genere, viste le numerosissime dediche a serie come "Star Trek", al mondo di internet, e molto altro ancora. Anche se gli episodi sono sempre indipendenti gli uni con gli altri, un filo logico li lega tutti quanti e cambiamenti avvenuti in alcuni episodi si ripercuotono in quelli successivi. Raramente questo avveniva nei Simpson. Un occhi particolare viene riservato al character design, capitanato da Groening in persona. I personaggi hanno un background personale molto vasto, cosa che rafforza il singolo personaggio, con caratteristiche sempre uniche e molto definite.

La cosa che salta all'occhio rispetto alla serie "The Simpson" è il disegno certamente più pulito e le animazioni straordinariamente fluide. Il primo è dovuto alle nuove tecniche di colorazione digitale ed animazione (di cui godono anche le ultime serie dei Simpson). A migliorare le animazioni invece sono intervenute le nuove tecniche di modellazione 3D. Moltissimi ambienti e veicoli sono sempre in CG ma anche molti robot, incluso Bender, appare spesso sotto forma digitale. Il tutto viene filtrato in post-rendering con un toon-shade creato appositamente per la serie, filtro che riporta in 2D le animazioni 3D proprio con lo stesso stile delle classiche animazioni in key animation. E, manco a dirlo, il tutto si integra in modo perfetto. Questo stile è stato utilizzato proprio per meglio illustrare la terra (e altri pianeti) nel 3000, tecniche mai impiegate per la serie "The Simpson".

Groening porta tanti ricordi e passioni personali all'interno del mondo che ricrea in Futurama. A partire dalla sigla iniziale che, come nei Simpson, cambia di episodio in episodio. Tra i suoni è possibile notare effetti sonori 'grabbati' da serie come "The Jetsons" (1962) fino a "Star Trek" (1966). Ma anche tanti spezzoni di spettacoli dell'epoca della tv in bianco e nero qualche secondo prima che la navetta si schianti sul mega schermo. Presente anche una mini serie animata all'interno di Futurama intitolata "Tutti i Miei Circuiti", della durata di pochi secondi, proprio come "Grattachecca e Fichetto" per i Simpson. Come per la prima creatura di Matt Groening neanche in Futurama si sprecano le 'special guest', le apparizioni di personaggi famosi in versione cartoon e che, in lungua originale, prestano anche la loro voce. Tra le decine ricordiamo: Leonard Nimoy, Pamela Anderson, Claudia Schiffer, Conan O'Brien, Al Gore, Beck, Lucy Liu, E. Gary Gygax (il creatore di Dungeons&Dragons, un omaggio del produttore David X. Cohen).

Il nome del robot Bender è una dedica di Matt al personaggio John Bender del film "The Breakfast Club" (1985). In un episodio viene svelato anche il modello del processore del robot, ovvero 6502, lo stesso che montavano gli Apple II nel 1978 e i Commodore 64. Anche il numero dell'appartamento di Bender non è scelto a caso: infatti le cifre 00100100 in codice Ascii traducono '$' (il dollaro americano). Infine per descrivere il personaggio di Bender è sufficiente menzionare le sue prime parole nel primo episodio: "Bite my shiny metal ass" (bacia il mio fondoschiena di metallo lucente). Il professor Farnsworth è invece una dedica a Philo T. Farnsworth, uno dei pionieri della televisione, premiato all'Expo "Futurama" a New York nel 1939. Anche il logo iniziale della casa di produzione, la 20th Century Fox, è stato cambiato in 30th Century Fox da Groening, cosa che era stata vietata in anticipo dai capi della Fox, poi ricreduti dopo aver visto il risultato. La lettera J è invece un pallino fisso di Groening da aggiungere come iniziale di mezzo ai nomi dei suoi personaggi, come Philip J. Fry, Hubert J. Farnsworth, Cubert J. Farnsworth, ma anche Homer J. Simpson, Abraham J. Simpson e Bart J. Simpson. Questo è un tributo a Jay Ward, creatore di "Rocky and Bullwinkle".

Da ricordare che in Italia sono arrivati soltanto 71 episodi. L'episodio "A Tales of Two Santas" è stato scartato da Mediaset per l'alto contenuto di violenza in esso contenuto. Lo stesso episodio era stato programmato per dicembre 2000 negli States, ma è stato posticipato per lo stesso motivo ad un anno dopo e programmato in seconda serata. Questo episodio è reperibile soltanto da alcuni appassionati che ne hanno aggiunto i sottotitoli in italiano. Futurama è reperibile in DVD e al momento sono presenti in vedita le prime 2 stagioni.






Il sito ufficiale allestito dalla Fox è: www.fox.co.uk/futurama
Interessante anche il fans site italiano: www.futurama.it

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