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LA
GANG DEL BOSCO (Over The Hedge - 2006)
(lungometraggio
d'animazione)
Regia di: Tim Johnson e Karey Kirkpatrick
Sceneggiatura di: Len Blum, Lorne Cameron, David Hoselton
e Karey Kirkpatrick
Da un fumetto di: Michael Fry e T. Lewis
Prodotto da: Bonnie Arnold
Produzione: DreamWorks Animation
Realizzazione: DreamWorks Animation
Distribuzione: UIP
USCITA ITALIANA: 27 OTTOBRE
2006
Il nuovo lungometraggio realizzato negli ex studios della
Pacific Data Image, oggi integrati nella DreamWorks Animation,
è una rara produzione animata statunitense ad essere tratta
da un fumetto, cosa invece di normale amministrazione nelle
produzioni orientali. Viene alla luce così dopo tre anni di
lavorazione "La Gang Del Bosco", nuova animal comedy interamente
in CG diretta da Tim Johnson, regista di "Z, La Formica" (1998)
e di "Sinbad: La Leggenda Dei Sette Mari" (2003) e di Karey
Kirkpatrick, sceneggiatrice di "Galline in Fuga" (2000) e
dell'action-movie "Guida Galattica per Autostoppisti" (2005),
qui alla sua prima esperienza come regista nonchè co-sceneggiatrice.
Protagonisti
della pellicola sono un gruppo di animali abitanti nella foresta
alle prese con il moderno mondo dell'uomo. La location è un
nuovo centro residenziale con tanto di prati verdi, lunghi
viali e una siepe dove un tempo era soltanto foresta. E a
rappresentare il confine tra questi due mondi è proprio la
siepe, da cui il titolo della striscia a fumetti e di questa
sua trasposizione animata. Tutto inizia in una primavera,
al risveglio da letargo invernale degli animali del bosco
e alla scoperta di questi ultimi della presenza della grande
siepe all'interno del loro territorio. Qui avviene l'incontro
dei principali protagonisti: la tartaruga Verne e l'orsetto
lavatore RJ. Sarà proprio quest'ultimo ad aggirare gli ingenui
animali per poter usufruire dei loro servigi nel recupero
di cibo dalle residenze degli umani. Cibo che servirà pagare
un debito nei confronti di un orso. Qui inizieranno le avventure
che vedranno coinvolti animali e umani, gli uni non abituati
alla presenza degli altri.
La
sceneggiatura è una sorta di prequel delle avventure delle
strisce a fumetti popolari in patria. Con questo presupposto
inizia l'intera storia, proseguendo poi con numerose gags
a successione praticamente frenetica fino ad arrivare al classico
happy end. Ma la pellicola, utilizzando ironia e gags, vuole
mettere in risalto in primis la corsa al consumismo degli
States e il rispetto per la natura, osservato dal punto di
vista degli animali. Tim Johnson porta la sua esperienza delle
precedenti regie per un prodotto che fa delle mimiche dei
personaggi e delle scene di gruppo i suoi punti forti. Dunque
inquadrature fisse per ogni prologo e camere in azione con
roll di ogni tipo per le scene di movimento. Chicche sono
inquadrature dal basso tipo time-out delle partite di football
o basket o inquadrature radenti il suolo (in quantità)
per meglio descrivere il disagio della statura ridotta dei
protagonisti rispetto agli umani e ai loro oggetti di uso
quotidiano.
I
modelli degli animali protagonisti sono una dozzina, mentre
le controparti umane sono poco meno della metà. Gli
animali sono realizzati cercando il realismo nelle sembianze,
ma la parte del leone la fanno pelliccie, aculei e quant'altro
ricopre il loro corpo. Per le espressioni invece si è
optato per gli effetti di streccia e distorci classici del
cartoon style. Ma tra le opere migliori realizzate dal reparto
modellazione spiccano gli ambienti. Dal quartiere residenziale,
un po troppo pulito per stile e texturing (scelta voluta per
l'immagine da dare), all'angolo di foresta, ben realizzato,
dal tappeto d'erba agli arbusti: un numero altissimo di poligoni
da gestire per
un risultato soddisfacente sullo schermo. Si è fatto
uso un po ovunque dello stesso schema (lo scheletro, in 3D
denominato rig) per le animazioni, realizzate
tutte in key-animation. Gli animali
infatti hanno le stesse articolazioni (fatta eccezione per
musi o altro di specifico, quando richiesto) e tutti si sorreggono
su 2 zampe. Le gesta sono chiaramente riprese da movimenti
umani e in particolare quelli di RJ, ispirati ad uno dei personaggi
più celebri di Bruce Willis (la voce), il detective
David Addison della serie "Moonlighting".
Un
team composto da 237 persone ha lavorato per più di tre anni,
sei mesi oltre la data della prima consegna, per realizzare
"La Gang Del Bosco", il tutto su workstation HP con processori
Opteron di AMD. I primi dubbi sono iniziati dalla scelta del
cast dei doppiatori. Per la parte di RJ, prima di essere affidata
a Bruce Willis, si era pensato a Jim Carrey, mentre i creatori
del fumetto avevano proposto Bill Murray. Tra i doppiatori
era uscito fuori anche il nome di Gene Wilder. Per completare
la lista delle voci prestate ai personaggi principali citiamo
Garry Shandling (Verne), Steve Carell (Hammy), William Shatner
(Ozzie), Nick Nolte (Vincent), Eugene Levy (Lou) e Avril Lavigne
(Heather). Per la controparte italiana citiamo invece Pupo
come guest star e i grandi doppiatori Luca Ward e Ruggero
Valli tra i più importanti. Tra le curiosità, da ricordare
che per la ricostruzione di alcune locations si è fatto uso
delle vedute fuori degli studi della DreamWorks Animation
a Redwood, nel nord della California. Il lato della foresta
oltre la siepe è derivante da questa vista, mentre un altra
parte è tratta da una piccola vigna presente nelle vicinanze.
Il
lungometraggio punta certamente sul buonismo dei messaggi
già centrali nelle striscie a fumetti: consumismo e
rispetto degli animali e della natura. Il secondo punto su
cui si è focalizzata la produzione sono le gags, in
accoppiata al carisma dei principali protagonisti. Battute
e momenti comici condiscono l'oretta e mezza di immagini mentre
la storia si dispiega. Il copione è comunque molto
semplice e scontato. La pellicola scorre senza colpi di scena
in scaletta e pochi momenti sono veramente memorabili, grazie
anche alla mimica di pochi personaggi (lo scoiattolo in testa
a tutti). Il prodotto è consigliato al pubblico dei
più piccoli, mentre potrebbe risultare mediocre al
pubblico adulto. Forse si tratta del primo prodotto DreamWorks/PDI
che non "strizza l'occhio" agli adulti in questa
direzione. Un calo creativo riscontrato anche in Madagascar
(2005).
Il lungometraggio è uscito in patria il 19 Maggio 2006 incassando
oltre 150 milioni di dollari. "Over The Hedge" (il titolo
originale) è la prima pellicola della DremWorks ad essere
distribuita sotto etichetta Paramount Pictures dopo che quest'ultima
ha rilevato la casa di produzione di Spielberg, Geffen e Katzenberg
nel 2005. Il lungometraggio è stato presentato al festival
di Cannes 2006 e anche nella prima edizione del Festival del
Cinema di Roma. In Italia arriva sotto etichetta UIP, nei
cinema dal 27 Ottobre 2006.
Il sito ufficiale in lingua inglese è: www.overthehedgemovie.com
Il sito italiano è invece: www.uip.it/lagangdelbosco
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