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L'ARCA
DI NOE' (El Arca - 2007)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Juan Pablo Buscarini
Sceneggiatura di: Barbara Di Girolamo, Axel Nacher e Fernando
H. Schmidt Bercio
Prodotto da: Pablo Bossi, Juan Pablo Galli, Alejandro Cacetta,
Juan Vera e Roberto Di Girolamo
Produzione: Patagonik Animation e Production Group
Realizzazione: Patagonik Animation
Distribuzione: Eagle Pictures
USCITA
ITALIANA: 3 OTTOBRE 2008
La
famiglia De Girolamo, quì nelle persone di Barbara
e Roberto, rispettivamente sceneggiatrice e produttore, fanno
tappa con la loro Production Group per la prima volta in Argentina,
dopo le numerose produzioni con studios americani, spagnoli
e francesi e dopo aver ricevuto, nel 1996, il David di Donatello
come miglior produttore dell'anno. In argentina l'incontro
avviene con la Patagonik Animation e il primo "pargolo"
nato dalla collaborazione è la classica e fantastica
storia dell'arca costruita da Noè.
La
storia è nota a tutti e narra le gesta di Noè,
uomo buono e saggio, chiamato dal signore del creato in persona,
a salvare tutti gli animali, o meglio far si che questi non
si estinguano dopo l'imminente alluvione annunciatagli dall'alto
dei cieli. Ma gli animali che, dopo essere stati chiamati
a raccolta nel deserto, dimoreranno per qualche tempo, quei
fatidici 40 giorni, all'interno della grande arca, faranno
non poca fatica a convivere insieme. I dissidi che nascono
all'interno della struttura coprono sia i grandi animali,
carnivori predatori contro i piccoli erbivori, fino ai piani
più alti dell'arca, in cui dimorano Noè e i
suoi tre figli con le rispettive consorti, che poco affetto
nutrono l'una per l'altra e neanche nei confronti del suocero.
La pericolosa attraversata in nave, che alcuni pensano sia
un puro svago, si dimostrerà più difficile del
previsto, il tutto sempre sotto l'occhio vigile di Dio che
seguirà ogni evento dall'alto dei cieli, sempre accompagnato
dal suo scriba Bibbio che avrà il compito di trascrivere
l'intera storia per trasmetterla alle nuove generazioni.
Questo
l'ungometraggio animato si basa su un classico che non tramonta
mai. La commedia è interamente concentrata sui fatti
che accadono sulla nave, dagli umani agli animali, dagli insetti
fino al re della giungla, un gruppo variopinto di creature
che si trovano forzatamente a condividere lo stesso tetto.
La sceneggiatura punta a sottolineare gli stati d'animo che
intercorrono tra un individuo ed un altro anche se appartenenti
a razza, ceto sociale e anche orientamento sessuale differente.
Su tutto aleggerà, come sempre, l'eterna lotta tra
bene e male e, in questo caso, tra predatore e preda, un messaggio
che trascende il tempo ed è adatto ad ogni fascia d'età,
dai ragazzi agli adulti. Il regista Buscarini, argentino di
nascita ma con esperienze d'animazione europea, torna in patria
dove ad oggi è considerato uno dei pilastri dell'animazione
del suo paese.
Le
classiche animazioni bidimensionali tornano in questa prima
produzione del settore tra Italia e Argentina e lo fanno grazie
agli artisti della Patagonik Animation. Il tratto è
molto pulito e si rifà a molte produzioni europee che
esaltano le forme umane (braccia e toraci possenti e parte
inferiore al bacino di dimensioni minori rispetto al resto
del corpo) e i colori vivi che faranno la felicità
degli occhi degli spettatori. Le animazioni sono sufficientemente
fluide e un buon frame rates garantisce ogni movimento delle
silhouette in scena, ma soltanto in pochissime occasioni,
pochi personaggi, presentano una colorazione su più
livelli che ne garantisce profondità. La maggior parte
degli oggetti in movimento, infatti, è realizzata con
un solo livello di colorazione.
I
fondali si distaccano, per stile e colori, dagli elementi
in movimento, essendo realizzati interamente a mano come spesso
accade nel mondo delle animazioni. Infine chiudiamo con le
animazioni tridimensionali; i disegnatori della Patagonik
Animation hanno integrato molti elementi 3D nelle scene, spesso
oggetti come carri, alberi, porte, notoriamente facili da
animare e con un buon risultato sullo schermo. Ma il modello
più grande cui viene dedicata una vera e propria presentazione
di diverse decine di secondi (stile demo reel) è certamente
l'arca. Si tratta di un buon modello realizzato sempre in
stile toon cui tutta la pellicola si ispira e viene spesso
ripreso dall'alto, con movimenti di camera che arrivano a
guardare fin dentro le cabine in cui il tratto passa da tridimensionale
a bidimensionale. Lo stesso reparto si è anche occupato
dei pochi effetti speciali usati tra cui acqua (mediamente
convincente) e fuoco (poco convincente).
In
definitiva L'Arca di Noè è una classica storia
che non tramonta mai, con regia sulla media e sceneggiatura
lineare ma un po troppo affrettata, con molte vicende da trattare
e un alto numero di protagonisti sullo schermo. La linea comica
viaggia parallela alle più serie vicende narrate e
poche gags sono veramente spassose. Vista la calca non ci
sono veri e propri personaggi che riescono a trascinare il
gruppo se non i più cattivi che risultano più
determinati delle loro controparti buone.
Da annoverare, tra i doppiatori italiani, la presenza del
calciatore Rino Gattuso, voce rude e accento calabrese che
non si fatica certamente a riconoscere. Una strategia commerciale
che punta anche sui fans dello sport più popolare del
nostro paese.
Il lungometraggio è uscito in Argentina il 5 Luglio
2007 ed è stato presentato anche ai festival di Montevideo
e ad Annecy 2007 prima di arrivare in Italia, il 3 Ottobre
2008, distribuito dalla Eagle Pictures che si occuperà
anche della versione home del prodotto.
Il sito ufficiale italiano della pellicola è: www.arca-noe.net
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