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NANA
(2006)
(serie animata)
Regia di: Morio Asaka
Sceneggiatura di: Jun'ichi Sakata e Morio Asaka
Tratto da un manga di: Ai Yazawa
Prodotto da: Toshio Nakatani
Produzione: Madhouse Studios, NANA Production Team,
NTV, Shueisha e VAP
Realizzazione: Madhouse Studios
Episodi: 47 (da 25' circa)
Edizione Italiana: Dynit
La
prassi è presto illustrata: fumetto popolare, serie tv e persino
live action. Ma nel caso dell'opera di Ai Yazawa si va oltre
il semplice termine "popolare", perchè tutto ciò che porta
il nome "Nana" è praticamente un successo, e non solo in patria.
Dal manga alla serie animata, considerata la migliore produzione
animata seriale del 2006 anche in Italia, fino ad arrivare
ai due live-action usciti in patria che hanno realizzato notevoli
incassi. La Dynit propone per il popolo italiano l'ottima
produzione firmata Madhouse nello stesso anno d'uscita in
patria. Yazawa illustra sentimenti e vita quotidiana che scorrono
sulle corde di una chitarra elettrica.
La
storia inizia su un treno, uno scompartimento affollato che
porta la giovane Nana a sedersi vicino ad una ragazza d'aspetto
e di carattere completamente differente a lei, ma con cui
scopre di avere in comune l'età e persino il nome. Le due
Nana si stanno recando a Tokyo, nella capitale, dove hanno
entrambe intenzione di iniziare una nuova vita. Ma dalle prime
buone impressioni e le certezze, la capitale si rivelerà presto
un calderone bollente di vita frenetica in cui darsi da fare
è praticamente indispensabile. Se poi, oltre l'occasionale
incontro in treno, ci si mette anche il destino portando le
due Nana a diventare coinquiline e a condividere immancabilmente
le loro vite come i rispettivi amici, i giorni a venire saranno
certamente interessanti. Amicizie, amori, lavoro e vita quotidiana
sapranno riservare sorprese e svolte inaspettate, ma i fattori
centrali saranno i rispettivi caratteri delle due coinquiline,
così diversi ma anche così capaci di comprendersi e completarsi
a vicenda. L'inizio di un amicizia a primo acchitto impossibile
ma destinata a ben altro.
L'anime
è realizzato con una struttura precisa. Gli sceneggiatori
hanno scomposto il manga ma seguito la storia, realizzando
episodio dopo episodio con dei momenti specifici, in cui è
stata distillata, scena per scena, l'intensità dell'intero
manga. Ogni episodio inizia con una considerazione, un ricordo
espresso da una delle due protagoniste. Un ricordo, perchè
l'intera storia è praticamente un flashback, un racconto che
inizia con l'incontro delle due Nana, ma che già dai primi
episodi ha un sentore amaro, di un dramma già avvenuto; piccole
gocce di tristezza che si nascondono dietro le piccole gioie
di ogni giorno. Un dramma annunciato che non sarà svelato
se non alla fine, dolce o amara che sia la conclusione. Su
questo piano l'opera di Yazawa è sapientemente adattata per
lo schermo da Sakata e Asaka, cosicchè ogni episodio scorra
sapientemente senza mai annoiare lo spettatore. Quest'ultimo
si occupa anche della regia; un lavoro pulito con camere quasi
sempre fisse per non distogliere l'attenzione dalle scene.
I
tecnici e gli artisti della Madhouse hanno curato l'aspetto
visivo dell'opera, cosa che da sola rappresenta già una garanzia.
La serie animata è realizzata semplicemente facendo uso di
animazione bidimensionale, per personaggi e oggetti in movimento,
e di splendidi fondali realizzati e colorati a mano, passati
a scansione elettronica poi. Lo stile visivo rappresenta un
calco della mano di Yazawa: figure umane filiformi, volti
seri alternati a espressioni di massima demenzialità. Molto
curato anche il look di ogni personaggio, cosa che da sola
ha fatto molta presa sul pubblico di teenagers nipponici,
mentre per noi occidentali tutta quella serie di orecchini
e piercing conditi di catenine rappresentano una moda un po
eccessiva, forse mai veramente assimilata dalla nostra cultura.
A chiudere il tutto troviamo il reparto musicale, uno dei
punti su cui l'intera produzione dell'anime (così come dei
live-action) ha potuto puntare rispetto al manga. Ottime le
sigle così come i pochi pezzi eseguiti dalle due band, sempre
in quello che viene eccessivamente definito genere punk, piuttosto
un rock leggermente ritmato.
L'anime
è uno dei prodotti più riusciti ed azzeccati degli ultimi
anni. Principalmente il tema, così come la storia, un mix
di commedia e dramma, con un appeal capace di conquistare
un gran numero di spettatori, di entrambi i sessi. Vicende
i cui protagonisti sono i sogni, i drammi, le speranze di
ogni soggetto che prende parte alla storia, ognuno unico e
diverso, in cui ogni spettatore può, in un modo o nell'altro,
identificarsi. Ogni episodio scorre velocemente e non si vede
l'ora di "consumarne" il successivo. Cinquanta episodi che
si possono suddividere in periodi, principalmente legati alle
esperienze amorose di Hachi così come quelle di Nana. Unico
appunto negativo (nonchè personale) che ho da fare sulle immagini
della serie è l'eccessiva presenza di tabacco in bocca praticamente
a tutti i personaggi. Un messaggio non propriamente positivo
legato a indipendenza e fama. Oltre questo, il giudizio complessivo
è molto positivo. Una visione consigliata praticamente a chiunque.
L'anime
arriva in formato DVD con 3 o 4 episodi ciascuno sotto etichetta
Dynit. Il video è in formato 16:9 anamorfico mentre
per l'audio si può scegliere tra il DTS o il Dolby
Digital 5.1. Gli extra sono numerosi, spalmati praticamente
lungo tutta la collana di DVD, tra schede, gallerie, trailer,
speciali e quant'altro. La serie è anche stata trasmessa
sul canale musicale Mtv Italia.
Per un approfondimento dei temi trattati vi suggerisco anche
il focus on "fenomeno nana" [cliccate
quì].
Si ringrazia Alex Corazza e la Dynit per il materiale fornito.
Il sito ufficiale giapponese è: www.s-nana.com
Il minisito ufficiale italiano allestito dalla Dynit è:
www.dynit.it/nana
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