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PROJECT
ARMS (2001)
(serie animata)
Regia di: Junichi Takaoka
Sceneggiatura di: Ayao Ueda e Keisuke Iwata
Tratto da un fumetto di: Kyoichi Nanatsuki
Prodotto da: Fukashi Azuma e Masahito Yoshioka
Produzione: Shogakukan Productions Co. e TV Tokyo
Realizzazione: TMS Entertainment
EDIZIONE ITALIANA: Yamato Video
Episodi capitolo 1: 26 (da 25' circa)
Dal
creatore di Spriggan (1998), Kyoichi Nanatsuki, arriva una
storia intrisa di nanomacchine, esperimenti biotecnologici,
organizzazioni segrete, killer di ogni sorta e azione sfrenata,
il tutto spalmato su contesti scolastici e cittadini. La prima
delle due serie prodotte sul noto manga che porta lo stesso
nome, narra la nascita dell'incontro dei personaggi principali
e sviluppa i primi drammi scaturiti dalla concezione del proprio
essere e posto nella società. Un prodotto che la Yamato Video
non si è lasciato scappare e presenta in bello stile per il
mercato italiano.
La
storia ha inizio nella scuola superiore frequentata dal giovane
e tranquillo Ryo Takatsuki proprio il giorno in cui arriva
un nuovo studente, Hayato Shingu, studente che provoca in
Ryo una strana vibrazione in un braccio. Scoprirà da li a
poco di essere in possesso di un braccio fuori dal comune,
un Arms, un organismo biomeccanico in grado di evolversi autonomamente
e dotato di forza e di poteri straordinari. Dalle prime dispute
spunterà anche un terzo possessore di Arms, Takeshi Tomoe
così come altri amici che aiuteranno i giovani ragazzi contro
gli innumerevoli nemici che si presenteranno a loro davanti,
tutti con l'unico scopo di rubare loro gli Arms e sfruttarli
per malefici scopi. Numerose verità dovranno venire a galla
così come inaspettate alleanze. Ma all'orizzonde ci saranno
pericoli molto più grandi che non tarderanno a farsi vivi.
L'anime
conta una realizzazione di tutto rispetto. A partire dalla
storia, vero fulcro del progetto, fin alle sceneggiature dei
singoli episodi, niente è lasciato al caso. In 26 episodi
si è cercato degnamente di non tralasciare quello che nei
fumetti si è avuto il tempo di sviluppare. Infatti la storia
si presenta non propriamente lineare ma con molti sotto sviluppi,
piccole battaglie antipasto della guerra cui questa prima
serie punta. Sviluppi che interessano non solo i protagonisti
ma anche e soprattutto i vari avversari che si avvicenderanno
sullo schermo, avversari posti spesso sotto la lente di ingrandimento
e spesso con il loro lato umano sempre in bella vista. Ecco
perchè non mancheranno ripensamenti da parte di cattivi e,
in più di ogni occasione, contributi importanti alla causa
finale.
La
direzione mette in luce una buona esperienza da parte del
regista. I momenti più importanti sono certamente quelli d'azione,
vero fulcro della parte visiva; animazioni dettagliate che
si faranno sempre più particolareggiare verso la fine della
serie; episodi in cui i momenti d'azione diventeranno incalzanti.
Ma importanti saranno anche i momenti di riflessione, atti
ad illustrare sentimenti e pensieri di ogni personaggio, principali
in testa. Questo mix è alla base della storia e ben illustra
le vite e i pensieri dei ragazzi protagonisti i cui singoli
passati avranno grande importanza e fungeranno da propellente
per le lotte che verranno. Ma la lotta più grande che i protagonisti
intraprenderanno sarà con i loro Arms; si organismi biotecnologici
ma anche dotati di speciali caratteristiche, come la completa
indipendenza cui i ragazzi dovranno cercare una qualche simbiosi
per poter avere il controllo dei grandi poteri che gli Arms
celano.
Il
tratto del disegno risulta spigoloso, quasi freddo, volutamente
freddo. Niente tratti morbidi tranne che per pochissimi elementi
come alcuni volti femminili, con cui si porta innocenza e
bellezza in contrasto al mondo illustrato da Nanatsuki. Al
loro opposto infatti gli Arms, chiara incarnazione di demoni
di cultura nipponica, e tutti i loro antagonisti risultano
spigolosi e quasi deformi. Evidente fin dalle prime immagini
il largo utilizzo di colori e tavolozze scure, nero soprattutto,
nelle ombreggiature così come nei fondali e nelle lunghe scene
notturne in esterni ed interni. Per il resto ci si trova davanti
ad animazioni nella media, senza l'utilizzo di particolari
effetti e colorazioni complesse, con un buon character design
e un sufficiente mecha design. A chiudere la produzione, in
campo musicale, troviamo dei brani ritmati per le sigle e
altri brani di condimento sparsi lungo gli episodi ma in fondo
niente di eccelso e incisivo.
La
prima parte, ovvero i primi 26 episodi, ben illustrano l'inizio
della storia, in particolare l'incontro dei principali Arms
e le loro origini: fattori molto importanti ai fini della
comprensione di molte verità. La prima parte della storia
ci porta fino allo scontro con i personaggi più pericolosi
e l'incolumità dell'intero quartiere-isola in cui abitano
i protagonisti. Una degna fine ci porta all'episodio 25, prologo
degli eventi accaduti, ma anche uno spaventoso scenario si
pone davanti agli Arms ponendo le basi al "Second Chapter",
serie che decreterà la parola fine alla storia con gli ultimi
26 episodi. Una serie di stampo fantascientifico e d'azione
dedicata certamente da un pubblico adulto e amante del genere.
Ma siamo difronte anche ad una storia molto congeniata e con
molti risvolti interessanti, mai noiosi e con tempi ben dettati
episodio dopo episodio. Una serie non banale che si lascia
guardare.
Questa
produzione arriva in Italia dopo qualche anno dall'uscita
in patria, molti anni per una produzione seriale di questo
livello e con molta distanza tra le singole uscite. L'edizione
curata dalla Yamato si presenta con un buon video ma soltanto
nel classico formato 4/3 e un buon audio Dolby Digital o DTS.
In ogni DVD trovano posto quattro episodi oltre a numerosi
extra tra cui interviste, galleries e molto altro ancora.
Il doppiaggio è stato affidato alla Raflesia, con Aldo Stella
direttore del doppiaggio e Valerio Manenti ad occuparsi dei
dialoghi.
Poche informazioni si possono trovare anche all'indirizzo:
www.mxtv.co.jp/arms
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