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TERKEL
(Terkel i knibe - 2004)
(lungometraggio
d'animazione)
Regia di: Kresten Vestbjerg Andersen, Thorbjørn Christoffersen
e Stefan Fjeldmark
Sceneggiatura di: Mette Heeno
Storia di: Anders Matthesen
Prodotto da: Trine Heidegaard e Thomas Heinesen
Produzione: Nordisk Film, A. Film A/S, TV2/ Denmark
e The Danish Film Institute
Realizzazione: A.Film A/S
EDIZIONE ITALIANA: Officine
UBU / Bo Casper Ent.
USCITA ITALIANA: 7 Aprile 2006
Cos'hanno
a che fare il primo lungometraggio d'animazione in CG danese,
gli Elio e Le Storie Tese, un mare di sangue e tipici bulli
da scuola? Apparentemente niente. E neanche il nome Terkel
può essere d'aiuto. Ma se a sentire questo nome è un danese
le cose possono acquisire altra forma. Terkel infatti è il
nome del protagonista di una nota serie radiofonica molto
celebre in patria e molto "politicaly uncorrect", scritta
da Anders Matthesen, popolare commediografo danese. Si tratta
anche del primo titolo distribuito da Officine UBU, che ha
ben pensato di commissionare l'adattamento del lungometraggio
alla band milanese prima citata e ad Antonello Governale.
Lo studio che ha realizzato il tutto è A.Film A/S, studio
in cui è stato realizzato anche "Asterix e i Vichinghi" (2006),
ultima mega produzione europea. Insomma, un lungometraggio
che vi farà ridere, ma in un modo che mai prima avreste immaginato.
La
storia ha come protagonista, come il titolo anticipa, Terkel,
un ragazzo definito "un tipo giusto, almeno quando non prende
cantonate". E' figlio di una coppia ancora non sposata; mamma
fumatrice accanita ma premurosa e papà alquanto strano, tipo
che legge ogni giorno sempre lo stesso numero di un giornale.
Se poi anticipiamo che le voci dei genitori sono rispettivamente
di Lella Costa e di Claudio Bisio, non occorrono altre spiegazioni.
Terkel frequenta la prima media e il suo migliore amico è
Jason, un tipo che ripete in continuazione "Terkel porta sempre
con te una spranga, tu non sai perchè, ma lei lo sa". Ogni
giorno i due hanno a che fare, come in ogni scuola che si
rispetti, con i bulli della zona. Sarà proprio un equivoco
con i due, picchiati dal nonno di Terkel, e molte altre coincidenze
che creeranno scompiglio nella vita di Terkel cacciandolo
veramente nei guai. Botte, craniate, mattoni, aggressioni,
sfottò e una morale: "gli amici, quelli veri, dovete tenerli
30 minuti nel forno a 40°...", il tutto narrato dalla voce
di Arne, il loro professore di musica.
Terlek
propone una nuova visione di un prodotto d'animazione, non
sulle linee Disney e DreamWorks ovvero un prodotto che mette
d'accordo grandi e piccini, ma una produzione che esclude
categoricamente gli ultimi. I temi trattati non risentono
di alcun pudore per violenza e sangue proposto, ma anche per
i dialoghi: secchi, taglienti e molto coloriti. Ma alla base
dello script c'è sicuramente tanto humor, molto ripreso dalle
classiche tradizioni danesi. Alla regia troviamo dei nomi
d'esperienza tra cui spicca Stefan Fjeldmark ("Amazon Jack
1 e 2" (1993 - 1996), "Help, I am a fish" (2000), "Asterix
e i Vichinghi" (2006) tra i maggiori). Numerose le inquadrature
in movimento, come splendidi sono gli usi della camera per
le scene più incisive, tra cui inquadrature dal basso in stile
thriller, o in handycam per le sequenze di fuga, sempre ad
accentuare l'enfasi delle scene. Lo stile realizzativo sembra
alquanto semplice, senza alcun pretesto di realismo. La produzione
è stata chiaramente indirizzata verso il genere toon con un
layout molto semplice. Da notare le appendici del corpo senza
giuntura dei personaggi: ottimo esempio per realizzare un
lungometraggio con un budget di soli un milione e mezzo di
euro.
Maggiore
sforzo è stato preposto nell'animazione. I personaggi sono
animati in "mouse gestures", ovvero tramite mouse a discapito
di tecniche di motion-capture molto dispendiose in termini
di tempo e denaro, e il risultato è molto godevole, o almeno
adatto a non distrarre lo spettatore dalla storia, vero fulcro
della pellicola. Troviamo quindi colori sgargianti e texture
non particolarmente complesse, anzi, nella scena in cui si
vede in primo piano Terkel sudare, l'effetto è realizzato
solamente con una maggiore traslucentezza della texture della
pelle, a cui è stato imposto un valore speculare alto e di
colore azzurro chiaro: veloci scappatoie per un modellatore.
La fotografia ha avuto il suo bel da fare. Nel lungometraggio,
infatti, sono presenti un buon numero di scene in notturna
e di scene suggestive in cui le luci sono protagoniste. Il
reparto degli effetti speciali ha contribuito con calcoli
di fluidi, effetti luminosi e altre piccole chicche, ma anche
quì non è stato cercato il realismo più accurato.
Come
prima accennato il lungometraggio è il primo titolo distribuito
da Officine UBU che ha affidato l'intero adattamento dei dialoghi
e dei testi dei brani (delle scene in stile musical cantati
dai protagonisti stessi), ad Antonello Governale e alla band
degli Elio e le Storie Tese. E chi conosce questi ultimi di
sicuro sa già cosa sono capaci di combinare con un titolo
del genere, che già dai primi dialoghi sembra appunto disegnato
su tutti i componenti della band. Oltre ai primi citati Lella
Costa e Claudio Bisio troviamo infatti Elio a doppiare il
professore di musica Arne, Faso il migliore amico di Terkel
Jason, Rocco Tanica e Cesareo a doppiare i due bulli Sten
e Saki e Antonello Governale (per capirci voce di Splinter,
il topo maestro delle Tartarughe Ninja) a doppiare lo Zio
Stewart.
Terkel
è diventato un caso in Danimarca e non solo, dove tra l'altro
è stato vista da oltre 400.000 spettatori (su 5 milioni di
danesi). Al Robert Festival 2005 il lungometraggio ha vinto
il premio come miglior film per famiglie, miglior brano originale,
miglior colonna sonora, miglior suono e anche l' Audience
Award. Il lungometraggio è uscito in patria il 2 Aprile 2004.
Ha girato numerosi festival tra cui il Tribeca Film Festival,
il Cannes Film Market, il Warsaw Film Festival, il Bergen
International Film Festival, il Waterloo Festival for Animated
Cinema e sarà tra le anteprime del bolognese Future Film Festival
2006. Arriverà nelle sale italiane dal 10 Febbraio 2006.




Il sito web ufficiale danese è: www.terkeliknibe.dk
Mentre info, trailer, foto e giochi allestiti da OfficineUbu
sono su: www.terkel.it
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