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THE
PLACE PROMISED IN OUR EARLY DAYS
(Kumo no mukô, yakusoku no basho - 2004)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Makoto Shinkai
Sceneggiatura di: Makoto Shinkai
Produzione: CoMix Wave
Realizzazione: Makoto Shinkai e Takumi Tanji
USCITA ITALIANA: (Nessuno ha ancora acquistato
i diritti di distribuzione)
"The Place Promised in our Early Days" è il primo lungometraggio
dell'artista Makoto Shinkai, autore dei corti "She and Her Cat" (1999)
e "The Voices of a Distant Star" (2003) (portato in italia da D-Visual
con il nome "La Voce delle Stelle") che ha ricevuto numerosi premi internazionali.
La particolarità di questo dotatissimo artista a 360° è quella di essere
arrivato ad imporre il proprio nome grazie ai cortometraggi prima nominati,
che hanno la particolarità di essere stati concepiti, scritti, disegnati,
modellati, animati e diretti integralmente da una sola persona: Shinkai
appunto. 25 minuti di cell animation tramite programmi vettoriali e
un modellatore 3D il tutto in CG su un unico Machintosh G4, con voci
sue e della sua ragazza: veramente notevole.
Ritornando
al suo nuovo lavoro e primo lungometraggio, "The Place Promised in our
Early Days" racconta la storia di due ragazzi ed una ragazza: Hiroki,
Takuya e Sayuri, in uno scenario post-guerra mondiale che ha diviso
il paese in due. I tre amici intensificano sempre di più l'amicizia
fino a promettersi di riuscire, tramite un proprio mezzo volante che
cercano pian piano di costruirsi, di raggiungere in volo l'altissima
torre che si trova ad Hokkaido, che sovrasta l'intero paese. Tutto però
si interrompe un estate, quando avviene la scomparsa dell'amica Sayuri.
Questa ricompare solo tre anni più tardi e così le strade dei tre sembrano
coincidere di nuovo in ricordo della vecchia promessa. Ma un avvenimento
più grande di loro stessi, e che ha anche a che fare con l'altissima
torre e il destino del mondo, li vedrà coinvolti insieme.
Makoto
Shinkai sta già raccogliendo pareri positivi e numerosi fans da ogni
parte del mondo, in attesa solo di nuove realizzazioni da parte dell'artista.
E' stupefacente notare come espressività e bravura realizzativa siano
presenti in un giovane artista. Le storie raccontate da Shinkai sono
'leggere', profonde e poetiche. Riesce ad alternare sapientemente tecnologia
hi-tech con i sentimenti più puri. I momenti di riflessione imprimono
al lungometraggio un ritmo lento, ma molto sopportabile, ritmo come
quello imposto per il corto (più un mediometraggio per i 25 minuti di
durata) "La Voce delle Stelle", dunque non ci si può aspettare di vedere
un manga ipertecnologito con azione sfrenata, anche se certi scenari
narrati nella storia sono sviluppati in modo davvero stupendo. Per quanto
riguarda la parte tecnica "The Place Promised in our Early Days" rappresenta
sicuramente un passo avanti a "La Voce delle Stelle". La realizzazione
è interamente in CG e intervalla grafica in 2 dimensioni di tipo prettamente
vettoriale ma molto piacevole, modelli 3D ottimamente integrati e fondali
e paesaggi mozzafiato. I colori sono ben bilanciati e gli effetti luce
sono stupefacenti, mentre le animazioni risultano fluide, soprattutto
quelle dei modelli 3D, anche se la storia viene allungata moltissimo
con scene in cui gli unici movimenti sono i roll della camera. La narrazione
riprende un po della costruzione del mediometraggio ed è molto convincente,
ma non riesce a superare i livelli di perfezione toccati con i precedenti
"La Voce delle Stelle" e "Lei e il Gatto".
Il
precedente lavoro era stato, come prima accennato, interamente realizzato
su un G4. Invece per il lungometraggio si è passato ad un sistema PowerMac
G5 (con "dual processor" da 2GHz) e 8Gb di Ram che ha montato il tutto,
e vari G4 (400MHz) addetti a scansioni, musiche e lavori supplementari.
Passando al software, le animazioni vettoriali sono state realizzate
mediante Illustrator in versione 10 tramite l'uso di tavolette grafiche
Wacom Intuos i-600. Per la modellazione e l'animazione dei modelli 3D
è stato utilizzato il prodotto della NewTek Lightwave3D in versione
7.5, mentre per gli effetti in post produzione e per il montaggio finale
è stato utilizzato il noto Adobe AfterEffects ver. 5.5. Da ricordare
anche l'uso di Photoshop (sempre dell'Adobe) e altri programmi di contorno
e l'utilizzo di fotocamere digitali per completare il progetto.
Il
lungometraggio è uscito in Giappone il 20 Ottobre 2004, forte della
notorietà raggiunta da Makoto Shinkai con oltre 600 mila copie venute
nel solo Giappone del mediometraggio "La Voce delle Stelle". Il lungometraggio
è presentato a numerosi festival in giro per il mondo e ha vinto il
premio "Best Animated Film" al Mainichi Film Award 2005 battendo due
mostri come Otomo (con Steamboy) e Miyazaki (con Howl). Il promo pilota
ha vinto il "Technical Excellence" al secondo Tokyo International Anime
Fair nel 2003.
L'unico prodotto di Shinkai arrivato al momento in Italia è il mediometraggio
prima menzionato accompagnato (nel DVD come bonus) anche dal precedente
corto "Lei e il Gatto", il tutto edito da D-Visual che ha già inserito
a catalogo il cofanetto che presto sarà pubblicato per il mercato Italiano.
Questo probabilmente preannuncia anche un prossimo arrivo del lungometraggio
di Shinkai, ma è ancora sicuramente presto per dirlo.
Il sito ufficiale in giapponese dove trovare info e trailers del lungometraggio
è: www.kumonomukou.com
Altrimenti altre informazioni sono reperibili presso il Makoto Shinkai
official fan club: daike.hp.infoseek.co.jp
Oppure dal sito della versione americana edita da ADV Films: www.advfilms.com
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