BLUE BOX. (Ao no Hako - 2024)
Diretto da: Yuichiro Yano
Sceneggiatura di: Yuko Kakihara
Basato sul manga di: Koji Miura
Produttori: Junichiro Tanaka, Takahiro Ishiyama, Takehito Inoue, Takuma Kishida
Produzione: Wit Studio
Animazioni: Telecom Animation Film, Wit Studio
Edizione Italiana: Netflix
Episodi: 25 da 24' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 18 APRILE 2025
Le storie d'amore adolescenziale miste alla passione per lo sport nate dalla mente di Koji Miura diventano un anime televisivo grazie al noto studio d'animazione Wit Studio.
Protagonista è Taiki Inomata, un quindicenne alunno dell'istituto Eimei con l'obbiettivo di diventare un campione di Badminton, impiegando ogni minuto di tempo libero per allenarsi. Costante come lui c'è la sua sempai Chinatsu Kano, ragazza un anno più grande, appassionata di Basket. I due sono i primi ad arrivare la mattina nella palestra della scuola per esercitarsi nelle rispettive discipline, ma per Taiki il pretesto è anche poter osservare la sempai di cui è segretamente innamorato. Le cose si complicano quando un giorno il giovane si ritrova Chinatsu in casa sua, ospite della famiglia Inomata fino al suo diploma grazie all'amicizia di vecchia data delle rispettive madri, per permettere alla ragazza di continuare gli allenamenti di Basket mentre i genitori sono all'estero.
Il titolo non si discosta da tutte le altre storie ambientate in ambito scolastico tanto in voga in Giappone, storie che mescolano amicizie adolescenziali e prime cotte, in questo caso con l'aggiunta dell'elemento sportivo (altre si basano su passioni legate ai club scolastici, ma il succo alla fine non cambia). Per meglio concentrare l'attenzione dello spettatore il numero dei protagonisti e dei comprimari è sempre esiguo e non manca neanche qualche intreccio o triangolo che i personaggi dovranno gestire in qualche modo. Uno specchio del modo di comportarsi dei giovani Giapponesi e della loro caparbietà che spesso li differenzia dai coetanei di qualunque altra parte del mondo.
L'anime segue puntigliosamente ogni fase giornaliera dei due principali protagonisti, dalle attività casalinghe e nel tempo libero fino a quelle scolastiche e sportive. Queste ultime rappresentano il momento dedicato alle scene d'azione del titolo, momenti in cui gli artisti degli studios danno il meglio tra movimenti di camera, ambienti CGI e animazioni frenetiche. Il tutto contrapposto alle scene statiche, lunghe istantanee in cui uno dei protagonisti rimane abbagliato dalla bellezza dell'altro, di un suo sorriso o di una qualsiasi espressione. Questi momenti sono rappresentati con una cura artistica molto alta, lontano dallo stile delle animazioni bidimensionali di qualunque altra scena della serie, con effetti luminosi, profondità e colorazioni di altissima definizione; dei veri e propri quadri che rappresentano la visione piuttosto esaltata vista dagli occhi di una persona innamorata. Uno stile più rotondo e semplice viene invece utilizzato per sottolineare i momenti più comici o di imbarazzo.
La serie scorre con i suoi alti e bassi. Le componenti sportiva e comica sono un ottimo intermezzo tra i momenti amorosi, ma proprio questi ultimi sembrano essere gestiti con un elastico, con tanti passi avanti nelle relazioni interpersonali e altrettanti indietro nell'episodio successivo. Un gioco delle parti che non porta mai a nulla fino all'ultimo episodio se non aggiungere un triangolo amoroso e un paio di nuovi personaggi sostanzialmente ininfluenti. Chi legge il manga originale e conosce il genere romantico-adolescenziale Giapponese non si aspetta certamente altro, ma è strano veder ancora e ancora produzioni il cui elemento centrale della storia è praticamente identica a qualunque altra. I pochi preziosismi tecnici ed espedienti narrativi non giustificano il prodotto che, alla fine, probabilmente accontenta solo lo spettatore Giapponese ma non chi è lontano da questa sterilità emotiva. Visivamente eccellente, il racconto si attesta invece appena sopra la sufficienza e che, in mancanza di reali picchi di intensità, poteva essere spalmato anche su un numero minore di episodi.
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(Ao no Hako - 2024)
Diretto da:
Yuichiro Yano
Sceneggiatura di:
Yuko Kakihara
Basato sul manga di:
Koji Miura
Produttori:
Junichiro Tanaka, Takahiro Ishiyama, Takehito Inoue, Takuma Kishida
Produzione:
Wit Studio
Animazioni:
Telecom Animation Film, Wit Studio
Edizione Italiana:
Netflix
Episodi:
25 da 24' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 18 APRILE 2025
Le storie d'amore adolescenziale miste alla passione per lo sport nate dalla mente di Koji Miura diventano un anime televisivo grazie al noto studio d'animazione Wit Studio.

Protagonista è Taiki Inomata, un quindicenne alunno dell'istituto Eimei con l'obbiettivo di diventare un campione di Badminton, impiegando ogni minuto di tempo libero per allenarsi. Costante come lui c'è la sua sempai Chinatsu Kano, ragazza un anno più grande, appassionata di Basket. I due sono i primi ad arrivare la mattina nella palestra della scuola per esercitarsi nelle rispettive discipline, ma per Taiki il pretesto è anche poter osservare la sempai di cui è segretamente innamorato. Le cose si complicano quando un giorno il giovane si ritrova Chinatsu in casa sua, ospite della famiglia Inomata fino al suo diploma grazie all'amicizia di vecchia data delle rispettive madri, per permettere alla ragazza di continuare gli allenamenti di Basket mentre i genitori sono all'estero.

Il titolo non si discosta da tutte le altre storie ambientate in ambito scolastico tanto in voga in Giappone, storie che mescolano amicizie adolescenziali e prime cotte, in questo caso con l'aggiunta dell'elemento sportivo (altre si basano su passioni legate ai club scolastici, ma il succo alla fine non cambia). Per meglio concentrare l'attenzione dello spettatore il numero dei protagonisti e dei comprimari è sempre esiguo e non manca neanche qualche intreccio o triangolo che i personaggi dovranno gestire in qualche modo. Uno specchio del modo di comportarsi dei giovani Giapponesi e della loro caparbietà che spesso li differenzia dai coetanei di qualunque altra parte del mondo.

L'anime segue puntigliosamente ogni fase giornaliera dei due principali protagonisti, dalle attività casalinghe e nel tempo libero fino a quelle scolastiche e sportive. Queste ultime rappresentano il momento dedicato alle scene d'azione del titolo, momenti in cui gli artisti degli studios danno il meglio tra movimenti di camera, ambienti CGI e animazioni frenetiche. Il tutto contrapposto alle scene statiche, lunghe istantanee in cui uno dei protagonisti rimane abbagliato dalla bellezza dell'altro, di un suo sorriso o di una qualsiasi espressione. Questi momenti sono rappresentati con una cura artistica molto alta, lontano dallo stile delle animazioni bidimensionali di qualunque altra scena della serie, con effetti luminosi, profondità e colorazioni di altissima definizione; dei veri e propri quadri che rappresentano la visione piuttosto esaltata vista dagli occhi di una persona innamorata. Uno stile più rotondo e semplice viene invece utilizzato per sottolineare i momenti più comici o di imbarazzo.

La serie scorre con i suoi alti e bassi. Le componenti sportiva e comica sono un ottimo intermezzo tra i momenti amorosi, ma proprio questi ultimi sembrano essere gestiti con un elastico, con tanti passi avanti nelle relazioni interpersonali e altrettanti indietro nell'episodio successivo. Un gioco delle parti che non porta mai a nulla fino all'ultimo episodio se non aggiungere un triangolo amoroso e un paio di nuovi personaggi sostanzialmente ininfluenti. Chi legge il manga originale e conosce il genere romantico-adolescenziale Giapponese non si aspetta certamente altro, ma è strano veder ancora e ancora produzioni il cui elemento centrale della storia è praticamente identica a qualunque altra. I pochi preziosismi tecnici ed espedienti narrativi non giustificano il prodotto che, alla fine, probabilmente accontenta solo lo spettatore Giapponese ma non chi è lontano da questa sterilità emotiva. Visivamente eccellente, il racconto si attesta invece appena sopra la sufficienza e che, in mancanza di reali picchi di intensità, poteva essere spalmato anche su un numero minore di episodi.