GUNDAM - REQUIEM FOR VENGEANCE

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(Kido senshi Gandamu: Fukushu no Requiem - 2024)
(serie d'animazione)

Regia di: Erasmus Brosdau
Scritto da: Gavin Hignight
Creatori originali: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino

Produttori: Kenichi Iyadomi
Produzione: Bandai Namco Filmworks, Safehouse
Animazioni: Safehouse, Sunrise
Edizione Italiana: Netflix
Episodi: 6 da 22' - 1 stagione

USCITA ITALIANA: 17 OTTOBRE 2024

I noti robottoni di Tomino e Yatate tornano con una piccola e interessante produzione che racconta con molti particolari un breve evento ambientato non nello spazio ma sulla terra.

L'anno è il 0079, ci troviamo durante la One Year War. Il Principato di Zeon si ribella alla Federazione Terrestre, scatenando una guerra. Dopo 11 mesi la Federazione si impadronisce di una base di Zeon nell'Europa orientale e un battaglione misto si muove per riconquistarla. Protagonista della vicenda è Iria Solari, pilota del Principato di Zeon e leader della squadra di mobile suit "Lupi Rossi", incaricata di difendere il fronte europeo dai tentativi delle Forze della Federazione Terrestre di riconquistare l'area. Ma la comparsa di un nuovo e più evoluto mobile suit chiamato Gundam complica il lavoro della squadra.

E' stata accolta con interesse l'inizio della produzione di questa serie, soprattutto per l'aspetto mostrato nelle prime immagini. La serie, della breve durata, tratta un piccolo quanto intenso episodio lungo qualche giorno appena. Uno scontro tra due fazioni in guerra su una piccola ambientazione. Scontro condotto con truppe di terra, mezzi corazzati, aerei e mobile suit, il vero elemento in grado di cambiare le sorti della guerra. Un episodio che presenta un numero molto limitato di personaggi che, inevitabilmente, si va assottigliando episodio dopo episodio e con una scrittura che miscela elementi tra azione e flashback per raccontare tutti gli aspetti di uno scontro visto dagli occhi di chi vive e subisce gli attacchi da una potente arma sconosciuta.

La storia offre la narrazione di una sola fazione, quella in cui il pilota Iria Solari, ex violinista di talento, si ritrova protagonista assoluta combattendo lo sconosciuto suit Gundam. Senza risparmiare crudeltà di ogni tipo ma senza scadere nello splatter, la serie racconta il macabro equilibrio che ogni guerra propone, con perdite inevitabili da ogni parte, e l'idea che qualunque guerra si sbagliata, senza ragioni che possano difenderla, vendetta inclusa. Le classiche ambientazioni dell'universo Gundam sono leggermente stravolte, più terrestri e con l'aspetto più vicino alle guerre europee di inizio secolo scorso, mobile suit a parte. Ma la cosa non spaventerà i fans e, anzi, potrà far avvicinarne di nuovi grazie ad un racconto che si regge benissimo in piedi da solo, con un inizio e una fine e aperto ad uno scenario molto più ampio già raccontato in altre occasioni.

Una produzione realizzata con molto entusiasmo da Bandai Namco Filmworks con la collaborazione degli storici studios Sunrise e i giovani quanto tecnologici Safehouse. Un trittico che da vita ad un opera interessante, con una buona idea di base e una realizzazione che fa strabuzzare letteralmente gli occhi: una realizzazione CGI che mostra dei modelli molto dettagliati sia dei mezzi che delle persone così come della scenografia. Ottime ambientazioni e buone scene d'azione, il tutto non utilizzando un classico motore di rendering vecchio stile (con i suoi tempi con cui genera le immagini) ma Unreal Engine nella versione 5. Una scelta sempre più evidente non solo limitata al mondo dei videogiochi e ottima anche per le produzioni televisive e non solo.

Ma un aspetto negativo salta all'occhio dello spettatore già dalle prime scene: la quasi totale inespressività dei volti dei personaggi. Oltre le animazioni generali infatti i volti sembrano essere fissati su una sola espressione, qualunque emozione vogliano esprimere. Un problema simile già evidenziato in numerose passate produzioni CGI Giapponesi che ritroviamo oggi anche su modelli molto più complessi che è possibile generare e con numerosi studios che hanno risolto il problema migliorando la cattura delle espressioni (performance capture) o aumentando i controlli sul viso.

Episodio dopo episodio di Gundam - Requiem for Vengeance infatti ci si rende conto di quante emozioni i dialoghi e le azioni riportino e quanto inespressivi siano invece i volti che le esprimono. Un punto negativo su una buona produzione che avrebbe sicuramente meritato più cura dai suoi autori.



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