ZENSHU. (Zenshu - 2024)
Diretto da: Mitsue Yamazaki
Sceneggiatura di: Kimiko Ueno
Produttori: Kenta Oda, Mika Hagiwara, Mirai Yamauchi, Takanori Hosaka, Tomokazu Ikeda, Yo Katayama
Produzione: Animate, Bushiroad Creative, MAPPA, Rakuten, TV Tokyo, Twin Engine
Animazioni: MAPPA
Edizione Italiana: Crunchyroll
Episodi: 12 da 24' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 5 GENNAIO 2025
L'anime che mostra la vita solitaria di un animatore di uno studio Giapponese porta sullo schermo vicende fantasy miscelate a vita reale e non solo.
Protagonista della storia è Natsuko Hirose che, dopo essersi diplomata al liceo inizia la sua carriera come animatrice. Il suo talento fiorisce rapidamente e fa il suo debutto come regista in pochissimo tempo. Il suo primo anime diventa un enorme successo, innescando un fenomeno sociale e guadagnandosi il riconoscimento come regista geniale emergente. Il suo prossimo progetto sarà una commedia romantica sul tema del primo amore! Tuttavia, non essendo mai stata innamorata, Natsuko fatica a comprendere il concetto di primo amore e, di conseguenza, non è in grado di creare lo storyboard, causando un arresto della produzione del film e un episodio di esaurimento nervoso.
L'anime ha diversi intenti, iniziando dall'aprire le porte al mondo dietro le immagini e le animazioni che fans e appassionati di tutto il mondo adora, aggiungendo anche un pizzico di ricordi nostalgici (la bacchetta che si anima e che le fornisce il potere è la copia di uno degli scettri che forniva potere e trasformava le protagoniste degli anime degli anni '80 e '90), ambientazioni fantasy e un occhio puntato ai sentimenti e alla personalità della protagonista. Un mix di elementi che hanno l'intento di esplorare le difficoltà e i conflitti che la giovane Natsuko deve affrontare nel suo percorso creativo e nel suo rapporto con il mondo lavorativo dell'industria delle produzioni animate.
Ma presi singolarmente gli aspetti dell'anime non brillano tantissimo. La scrittura perde per strada l'attenzione dello spettatore soffermandosi maggiormente sull'ambiente fantasy con momenti fin troppo ripetitivi e lasciando poco spazio alla vita nel mondo reale della protagonista, dove si trovano i suoi veri problemi. Alcuni personaggi dovrebbero spingere poi il lato dedicato alla commedia, riuscendoci ben poco, mentre altri più seri, cui sarebbe stato interessante un approfondimento, sembrano mere comparse per pochi episodi. L'espediente per rialzare un po l'attenzione sono le scene d'azione che arrivano puntuali in ogni episodio, anche questi orfani di un contesto assente all'inizio e quasi inutile quando viene narrato, nella seconda parte della serie.
Se da un lato troviamo una realizzazione di alto livello per una serie anime, con animazioni molto fluide e un buon design generale, dall'altro la scrittura poteva dare molto di più, fornendo maggiore profondità alle tematiche centrali alla vicenda già dai primi episodi per poi portare lo spettatore alla conclusione, e non girando a vuoto per tre quarti della durata totale e poi concentrare con velocità tutto nella fase finale. La durata complessiva della serie, tra l'altro, calzava perfettamente al tipo di storia e i fans del genere magari potranno apprezzare il prodotto finale, ma è innegabile che la fase centrale è ripetitiva e si fa fatica a superarla. Un occasione mancata che arriva alla sufficienza senza brillare.
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(Zenshu - 2024)
Diretto da:
Mitsue Yamazaki
Sceneggiatura di:
Kimiko Ueno
Produttori:
Kenta Oda, Mika Hagiwara, Mirai Yamauchi, Takanori Hosaka, Tomokazu Ikeda, Yo Katayama
Produzione:
Animate, Bushiroad Creative, MAPPA, Rakuten, TV Tokyo, Twin Engine
Animazioni:
MAPPA
Edizione Italiana:
Crunchyroll
Episodi:
12 da 24' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 5 GENNAIO 2025
L'anime che mostra la vita solitaria di un animatore di uno studio Giapponese porta sullo schermo vicende fantasy miscelate a vita reale e non solo.

Protagonista della storia è Natsuko Hirose che, dopo essersi diplomata al liceo inizia la sua carriera come animatrice. Il suo talento fiorisce rapidamente e fa il suo debutto come regista in pochissimo tempo. Il suo primo anime diventa un enorme successo, innescando un fenomeno sociale e guadagnandosi il riconoscimento come regista geniale emergente. Il suo prossimo progetto sarà una commedia romantica sul tema del primo amore! Tuttavia, non essendo mai stata innamorata, Natsuko fatica a comprendere il concetto di primo amore e, di conseguenza, non è in grado di creare lo storyboard, causando un arresto della produzione del film e un episodio di esaurimento nervoso.

L'anime ha diversi intenti, iniziando dall'aprire le porte al mondo dietro le immagini e le animazioni che fans e appassionati di tutto il mondo adora, aggiungendo anche un pizzico di ricordi nostalgici (la bacchetta che si anima e che le fornisce il potere è la copia di uno degli scettri che forniva potere e trasformava le protagoniste degli anime degli anni '80 e '90), ambientazioni fantasy e un occhio puntato ai sentimenti e alla personalità della protagonista. Un mix di elementi che hanno l'intento di esplorare le difficoltà e i conflitti che la giovane Natsuko deve affrontare nel suo percorso creativo e nel suo rapporto con il mondo lavorativo dell'industria delle produzioni animate.

Ma presi singolarmente gli aspetti dell'anime non brillano tantissimo. La scrittura perde per strada l'attenzione dello spettatore soffermandosi maggiormente sull'ambiente fantasy con momenti fin troppo ripetitivi e lasciando poco spazio alla vita nel mondo reale della protagonista, dove si trovano i suoi veri problemi. Alcuni personaggi dovrebbero spingere poi il lato dedicato alla commedia, riuscendoci ben poco, mentre altri più seri, cui sarebbe stato interessante un approfondimento, sembrano mere comparse per pochi episodi. L'espediente per rialzare un po l'attenzione sono le scene d'azione che arrivano puntuali in ogni episodio, anche questi orfani di un contesto assente all'inizio e quasi inutile quando viene narrato, nella seconda parte della serie.

Se da un lato troviamo una realizzazione di alto livello per una serie anime, con animazioni molto fluide e un buon design generale, dall'altro la scrittura poteva dare molto di più, fornendo maggiore profondità alle tematiche centrali alla vicenda già dai primi episodi per poi portare lo spettatore alla conclusione, e non girando a vuoto per tre quarti della durata totale e poi concentrare con velocità tutto nella fase finale. La durata complessiva della serie, tra l'altro, calzava perfettamente al tipo di storia e i fans del genere magari potranno apprezzare il prodotto finale, ma è innegabile che la fase centrale è ripetitiva e si fa fatica a superarla. Un occasione mancata che arriva alla sufficienza senza brillare.