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SHREK
IL TERZO (Shrek the third - 2007)
(lungometraggio
d'animazione)
Regia di: Chris Miller e Raman Hui
Sceneggiatura di: Jeffrey Price, Peter S. Seaman e
Jon Zack
Storia di: Andrew Adamson
Tratto da un libro di: William Steig
Prodotto da: Aron Warner
Produzione: DreamWorks Animation, Pacific Data Images
(PDI) e DreamWorks SKG
Realizzazione: DreamWorks Animation
Edizione italiana: UIP
USCITA ITALIANA: 31 AGOSTO 2007
L'estate
2007 segna il ritorno dell'orco verde nato dalla fantasia
del compianto William Steig e portato sullo schermo dalla
DreamWorks. Il terzo episodio, e il titolo sottolinea terzo
e non tre come numero progressivo della pellicola ma titolo
che spetta al nuovo regnante Shrek, segna il ritorno alla
commedia di stampo sarcastico della DreamWorks. Stavolta alla
regia troviamo due esordienti, Miller e Hui: sceneggiatore
dei primi due Shrek e story artist in forza alla PDI il primo
e supervisore alle animazioni il secondo. Mentre il più consolidato
Andrew Adamson (geniale regista dei primi due episodi) quì
veste i panni di produttore esecutivo e scrittore (sua la
storia di questo capitolo); da regista al momento è impegnato
in live-action dal budget più elevato.
Dalla
sua solitaria palude il tranquillo Shrek viene catapultato,
in soli due episodi, in un mondo totalmente nuovo, più rumoroso,
più sfarzoso, con una moglie accanto e un regno da amministrare,
vista la prematura dipartita del suocero-ranocchio. Non era
certo quello che l'orco verde cercava, ma adesso, una volta
prese le misure per la corona, deve correre, in un modo o
nell'altro, ai ripari. Il prossimo erede al trono sarebbe
(se non proprio Shrek) un certo Artie, un ragazzetto, un liceale,
un emarginato, in una parola: una rogna. Ma una persona normale
in famiglia no? Ecco dunque l'orco partire alla ricerca del
giovane erede, sempre con l'immancabile seguito: un asino
logorroico e un gatto con manie di grandezza. Ma i problemi,
si sa, non vengono mai soli. Dunque ecco rispuntare Azzurro,
pseudo nemesi del perfetto principe, che rialza la testa,
riunisce un gruppo male organizzato di scagnozzi e organizza
una sommossa per usurpare il trono alla coppia felice. Tutto
quì? Ma manco a dirlo. A dare man forte al gruppo ci saranno
anche Fiona, in dolce attesa, e tutta una manica di principesse
dal forte istinto isterico e molti altri personaggi che cercheranno
di ritagliarsi il loro momento prima del fatidico happy end.
Dalla
"storiellina" di William Steig, Shrek, grazie agli sforzi
della DreamWorks, ne ha fatto di strada. Il personaggio si
è naturalmente evoluto, è cresciuto, ha acquistato nuove responsabilità.
L'anti eroe, l'anti principe azzurro delle fiabe con cui ogni
bambino di ogni generazione è cresciuto è diventato il franchise
cinematografico di ambito planetario. Ma l'orco verde non
è solo cresciuto, si è fatto nuovi amici, ha messo su famiglia
e adesso si trova addirittura a guidare un intero regno. La
storia scritta dall'ex-regista Andrew Adamson rappresenta
la naturale evoluzione dei primi capitoli e la messa in gioco
di tutti quei personaggi che si erano conquistati una nicchia
di popolarità, soprattutto nell'ultimo episodio. Pochi i nuovi
innesti, ma diversa soprattutto l'impostazione dello script.
Dalla commedia sarcastica dei primi due capitoli si è passati
ad una stesura più lineare e più "Disney style", tanto combattuta
da Katzenberg proprio per la stesura del primo Shrek. Il senso
perbuonista però è sempre messo in discussione da dialoghi
e scene che sono indirizzare ad un pubblico certamente più
adulto, tanto da considerare al limite la visione per i bambini.
Shrek viene dipinto più maturo, cosa che gli fa leggermente
perdere la sua vena di lamento continuo. La regia è affidata
a due esordienti, già al lavoro sui precedenti Shrek, ma non
certo all'altezza della "mano" di Adamson, le quali differenze
si vedono fin dalle prime scene.
La
parola Shrek vuol dire anche incassi stratosferici. Quasi
500 milioni di dollari il primo e oltre 900 il secondo con
90 milioni di DVD venduti in tutto il mondo hanno dato man
forte anche alle casse della DreamWorks e della PDI, così
da poter spingere i propri sforzi realizzativi in campo animato
sempre più al limite. Non deve far certo riflettere se per
una qualsiasi pellicola d'animazion europea si spendono in
media 10 milioni di euro e per quest'ultimo capitolo di Shrek
si è potuto contare su un budget di 160 milioni di dollari.
Migliorare visivamente quelli che già all'epoca erano considerati
enormi sforzi in campo di mimica e effetti ambientali e speciali
è sempre arduo. Ma "Shrek Terzo" porta avanti questa tradizione
e la DreamWorks Animation sfodera nuove implementazioni in
campo di mimica facciale, ancora più stupefacente, e realizzazione
scenica. Workstation ma anche portatiti HP armati di processori
AMD hanno permesso di realizzare e calcolare oltre 4500 costumi
diversi di cui 2500 presenti in un unica scena; quasi 1400
personaggi presenti durante la performance teatrale di Azzurro,
la scena di massa più grande mai vista in uno Shrek; un catalogo
di quasi 5000 personaggi di cui un terzo tratto da fiabe classiche;
62 mila rami e 191 mila foglie per albero; 60 nuovi effetti
atmosferici scritti dal reparto degli effetti speciali e un
totale di un milione di ore di lavoro svolto dai 150 tra tecnici,
animatori, disegnatori ecc. E pensare che non è neanche finita
quì, il quarto episodio è già in cantiere e dovrebbe vedere
la luce nel 2010.
Il
lungometraggio si dimostra graficamente all'altezza dei precedenti,
riuscendo a strabiliare per qualità e quantità.
La regia si attesta su buoni livelli ma non regge certamente
i confronti con i primi due Shrek. Il punto dolente, o comunque
quello che abbassa sostanzialmente il livello della pellicola,
è lo script. La storia risulta divertente e con dei
buoni momenti, ma fin troppo lineare e meno incisiva delle
precedenti due che hanno fatto la fortuna dell'orco verde.
La visione è consigliata a tutti; gli estimatori del
genere apprezzeranno le nuove gesta di casa Shrek mentre molto
degli incassi risulta effettivamente una scia lasciata dalla
popolarità dei precedenti capitoli. Non ci sono dubbi
che l'accoppiata DreamWorks/PDI riuscità a portare
ancora novità sostanziali e strabilianti a livello
grafico nel quarto capitolo, l'incognita ricadrà ancora
una volta sulla storia.
Alla
corte di Shrek, a prestare le voci dei personaggi principali
nella versione di casa, ritroviamo Mike Myers, Eddie Murphy,
Cameron Diaz, Antorio Banderas, Julie Andrews, Rupert Everett,
ma anche le new entry Justin Timberlake, John Krasinski, Susan
Blakeslee, Amy Poehler e molti altri. Ricordiamo infine che
Banderas, oltre al doppiaggio originale in inglese, porta
la sua voce anche nelle versioni spagnole e italiane della
pellicola. La pellicola è uscita il 18 Maggio in patria, dove
a fine agosto ha incassato oltre 320 milioni di dollari, e
arriva nelle sale italiane dal 31 Agosto sempre sotto etichetta
UIP. Dopo qualche settimana si conferma un campione di incasso
come i precedenti arrivando a ben 20 milioni di euro ai botteghini
italiani.
Sito ufficiale della versione USA: www.shrekthethird.com
Sito italiano allestito dalla UIP: www.cinema.universalpictures.it/website/shrek_terzo
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