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VAN
HELSING: LONDON ASSIGNMENT (2004)
(mediometraggio d'animazione)
Regia di: Sharon Bridgeman
Sceneggiatura di: Garfield Reeves-Stevens e Judith Reeves-Stevens
Produttori: Bob Ducsay, John Kafka e Stephen Sommers
Produzione: Universal Home Video Inc. e Universal Pictures
Realizzazione: Universal Cartoon Studios
Edizione Italiana: Universal Pictures
I
progetti del regista Stephen Sommers per la sua creatura "Van Helsing"
non erano concentrati soltanto sul blockbuster che ha ben incassato
ovunque sia stato proiettato, ma, viste le esigenze della storia, nella
sua mente era già previsto un piccolo prequel portato a dare più luce
alla vita e alle gesta del primo "cattivo" incontrato da Gabriel nel
film, ovvero del mitico Dr. Jekyll (e del suo alterego Mr. Hyde). Così
nasce "The London Assignment", un mediometraggio della durata di poco
più di 30 minuti diretto da Sharon Bridgman (ex art director della serie
"Spawn" (1997), qui alla sua prima regia).
La
storia inizia nei vicoli bui di una Londra del 19° secolo. Qui la polizia
ha un difficile caso per le mani: un assassino che di notte uccide giovani
ragazze in maniera bruta, lasciandole sfigurate. Così, direttamente
dai piani più inaccessibili del vaticano, a Roma, viene incaricato il
fedele Gabriel Van Helsing a risolvere il mistero e "riconvertire" il
cattivo di turno. Ma il caso è più intricato del solito e arriva fino
ai piani alti di Buckingam Palace. Ecco così mettersi in moto l'impavido
Van Helsing con il suo fido aiutante stracarico delle sue più strane
invenzioni in fatto di armi e di tanta acqua santa.
Certamente
il lato "pubblicitario" centra molto con la realizzazione di questo
mediometraggio. Ma al di là di queste prime considerazioni non si tratta
affatto di una produzione realizzata alla leggera. "The London Assignment"
è un piccolo concentrato di ottime animazioni bidimesionali e tridimensionali
ben inserite in tutto il mediometraggio. Anche se alla regia troviamo
una "prima esperienza" la Bridgeman sembra sapere il fatto suo. Bene
si integrano le scene di azione e le inquadrature presenti in tutta
la pellicola. E il tutto viene alternato alle scene, principalmente
in notturna, di calma (apparente) e riflessione ad intervallarsi alle
scene più movimentate. Di sicuro la Bridgeman ha tanto studiato il "modo
di vedere" le scene da dietro la macchina da presa di Sommers.
Il
reparto tecnico invece vede impiegati ottimi disegnatori ed animatori
che hanno ben "coperto" il reparto visivo. Tutti i personaggi sono animati
utilizzando le classiche tecniche di "disegno a mano", come i fondali
del resto, che bene illustrano la Londra del 19° secolo. Ma alcuni fondali
sono anche riprodotti e modellati in 3D per poter consentire alla "camera
virtuale" di viaggiarcisi all'interno. Ma la produzione ha fatto ampio
uso di modelli tridimensionali, tutti integrati con una semplice precauzione:
le texture utilizzate per la copertura dei modelli sono state realizzate
a mano con le stesse tecniche e gli stessi colori utilizzati per i fondali
e gli oggetti animati. Questo ha reso possibile una maggiore "compatibilità"
con il resto delle animazioni creando un buon mix di 2D e 3D che non
sfigura sullo schermo. Sono principalmente le scene d'azione ad utilizzare
questo mix e il risultato è molto soddisfacente.
Il
reparto musicale ben contribuisce al prodotto; pochi temi, vista la
durata complessiva del mediometraggio, ma ben fatti, seguono le scene,
sia quelle d'azione che quelle un po più calme. Per il doppiaggio, nella
versione di "casa" è stato scelto l'interprete del personaggio principale
del film di Sommers, ovvero l'attore Hugh Jackman, altra ottima scelta
da parte dei produttori, oltre che buona pedina pubblicitaria. Per l'edizione
italiana la Universal ha mantenuto lo stesso doppiatore della pellicola
madre, cosa che giova al carattere del personaggio. Certo, come per
il reparto musicale, anche il copione non vede la presenza di numerose
battute. Sono presenti in numero sufficiente a supporto delle scene
d'azione, vero fulcro della storia, ma sempre ben allineate al carattere
schivo e riservato del personaggio principale: Gabriel Van Helsing.
Certamente
per un prodotto del genere, un mediometraggio con un buon budget (visto
lo studios), il risultato è più che soddisfacente. Gli amanti del genere,
sia legato al film che al mondo dell'animazione, non rimarranno delusi.
E' facile avvicinare questo prodotto a simili come "The Chronicles of
Riddick: Dark Fury" (2004) e il più conosciuto "Animatrix" (2003), visto
che l'idea che ha portato alla loro nascita ha le stesse radici. Comunque
"The London Assignment" è un buon prodotto, fine alla storia concepita
da Sommers, che ad alcuni sembrerà un po breve, ma un buon inizio che,
insieme ai titoli prima citati, fanno ben sperare per altre produzioni
simili sempre provenienti da storie "occidentali", cultura e leggende
a noi più vicine, cosa quasi sempre di origine orientale, veri maestri
in questo settore.
La
pellicola è uscita in patria l'11 maggio 2004, mentre è arrivata nel
bel paese il 27 novembre 2005 sempre sotto le ali della Universal Pictures.
Ottima la scelta (la stessa dei titoli prima citati) dell'utilizzo del
formato video cinematografico 16:9, mentre l'audio è codificato in Dolby
Digital 5.1. Per gli extra nel DVD troviamo making of, interviste, making
del videogame e altro.



Uno spazio dedicato al mediometraggio è ospitato sul sito del film:
www.vanhelsing.net
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