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WINX
- IL SEGRETO DEL REGNO PERDUTO (2007)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Iginio Straffi
Sceneggiatura di: Iginio Straffi e Sean Molyneaux
Prodotto da: Iginio Straffi e Annita Romanelli
Produzione: Rainbow e Rai Fiction
Realizzazione: Rainbow CGI
Distribuzione: 01 Distribution
USCITA
ITALIANA: 30 NOVEMBRE 2007
Considerato
più di un film di natale, il primo lungometraggio del neonato
studio Rainbow CGI rappresenta la giusta conclusione alle
ultime avventure da mezz'ora delle fatine, ormai conosciute
in tutto il mondo. Il loro papà Iginio Straffi, quì alla sua
prima direzione di un lungometraggio, ha le idee ben chiare
sul da farsi e non ha paura di confrontarsi con le più importanti
realtà europee e non solo. Il rilancio delle grandi produzioni
animate italiane, ormai latenti da qualche anno, passano per
un arcobaleno generato al computer.
La
storia porta splendore alle già scintillanti e giovani fatine
Winx. Bloom, Flora, Stella, Aisha, Musa e Tecna, in compagnia
dei rispettivi fidanzati, si trovano ad affrontare terrificanti
creature dell'incubo all'interno della dimensione oscura,
nella ricerca dell'ultimo re di Domino. L'intera dimensione
magica, sigillata contro il male oscuro più di sedici anni
fa dai più potenti maghi guerrieri del regno, dipende dalla
riuscita della missione delle giovani fatine. Ma sotto il
microscopio finirà implacabilmente Bloom, la futura principessa,
e sarà lei ad affrontare la sfida più grande. In gioco ci
sono i suoi genitori e il mistero sulle sue origini.
Due
anni di lavorazione sono veramente pochi per un prodotto del
genere, almeno per il risultato a cui Straffi puntava. Ma
grazie ad un prodotto già rodato come le Winx, viste le tre
serie animate all'attivo, si è potuto fare a meno di delineare
da zero ambientazioni, personaggi e storia, cosa che ha notevolmente
ridotto i tempi di produzione. "Il Segreto del Regno Perduto"
rappresenta infatti la giusta conclusione alla terza serie
delle fatine fino ad oggi prodotta. Tutti questi episodi hanno
anche ben delineato i personaggi, dalle protagoniste ai vari
comprimari, che avranno ognuno il loro "momento di gloria"
lungo tutti gli 85 minuti circa della pellicola. La sceneggiatura
ha un occhio rivolto ai grandi e non solo ai piccoli fans
delle fatine. Una stesura che alterna azione e umorismo ma
anche momenti drammatici, in un crescendo continuo fino al
grande finale pensato per chiudere il primo, importante, capitolo
delle giovani fatine.
Sotto
i riflettori troviamo il modello femminile legato all'intera
produzione delle Winx. Queste ultime riprendono le loro caratteristiche
fisiche e comportamentali dal pubblico a cui si ispirano,
e cioè soprattutto alle bambine e alle giovani ragazze europee,
territori in cui ha maggiormente attecchito il prodotto firmato
Rainbow, a differenza dei territori anglofoni e americani
in particolare, dove le ragazze, a detta da Straffi in persona,
sono meno raffinate e più simili alle loro controparti maschili.
Ma oltre le apparenze, importanti sono i messaggi di amicizia
e solidarietà che infondono le giovani protagoniste. Più che
una mera operazione di marketing che si nasconde dietro l'opera,
certamente importante, ma che segna un nuovo punto di partenza
per rilanciare il made in italy in campo animato, valore cui
nessuno obbiettava, eccetto produttori e distributori italiani
che negli anni non hanno sostenuto a dovere questo settore.
Il
reparto visivo ha fatto miracoli con i tempi ridotti, ma un
gruppo affiatato dà sempre buoni risultati. Il nuovo team
messo insieme da Straffi ha fatto uso delle più innovative
tecnologie hardware e software e ha scritto ex novo degli
ottimi programmi per la gestione di capelli e vestiti che
hanno potuto così svolazzare lungo tutto la pellicola. Ma
sono le particolarità a rendere speciale ogni frame, come
i piccolissimi gioielli incastonati sulle ali delle fatine.
Il design dei personaggi è ricalcato sulle controparti bidimensionali
a cui si ispirano. Le fatine prendono volume così come i mondi
in cui vivono, a metà tra la realtà che noi conosciamo e la
fantastica dimensione in cui la magia regna sovrana. Altre
magie renderizzate dalla render-farm di Rainbow CGI sono i
numerosi effetti speciali e atmosferici presenti nella pellicola,
vero e proprio complemento di ottima fattura in aggiunta ai
reparti di modellazione e animazione. Ma a stupire già dal
primo impatto sono gli splendidi colori portati sullo schermo,
come egregio il lavoro svolto dal direttore della fotografia.
Le protagoniste sono sempre sotto riflettori virtuali tanto
da creare con le sole luci un aura di magia intorno a loro.
Il
software maggiormente utilizzato in produzione è stato Maya
e secondariamente LightWave, oltre ad altri numerosi programmi
per effetti di post-produzione e montaggio audio e video.
Tutto il cast dei tecnici, che alla fine ha contato circa
400 unità, ha dato il massimo per rispettare gli standard
imposti dalla produzione e da Straffi, e soprattutto i tempi.
Ma per rispettare questi ultimi sono stati coinvolti anche
altri studi come l'originale Rainbow della sede di Loreto,
studio in cui sono nate le fatine, Brain Zoo Studio con sede
in California e GDC International con sede a Hong Kong. Si
è passati da 4000 schizzi su carta della preparazione a 50
scenografie e oltre 200 modelli in 3D, per non contare i numerosi
cambi d'abito delle protagoniste, per arrivare al prodotto
finale.
Il
lungometraggio è costato l'imponente cifra di 20 milioni
di euro, forte delle prevendite dei diritti nei numerosi paesi
in cui le fatine hanno spopolato con le serie televisive.
Questo investimento ha dato alla luce Rainbow CGI, il nuovo
studio con sede a Roma che durante i due anni di lavorazione
è passato da 600 mq a 1000 mq di superfice, con in
previsione un ulteriore allargamento. L'uscita sotto le feste
di natale poi non è certo caduta a caso, ma per la prima volta
il distributore, 01 Distribution, costola Rai, crede nella
pellicola tanto da lanciarne nei cinema ben 600 copie: un
primato per un prodotto animato italiano.
Il sito ufficiale della pellicola è: www.winxclubthemovie.com
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