TOY STORY 3

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(Toy Story 3 - 2010)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Lee Unkrich
Sceneggiatura di: Michael Arndt, John Lasseter, Andrew Stanton, Lee Unkrich

Prodotto da: Darla K. Anderson
Produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Animazioni: Pixar Animation Studios

Edizione Italiana: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

USCITA ITALIANA: 7 LUGLIO 2010

Dopo più di dieci anni ritornano finalmente con una nuova storia i giocattoli che hanno reso famosa la Pixar e non solo. Ritroviamo Lee Unkrich, stavolta unico regista, e tutta la squadra dei primi due capitoli al completo, da Andrew Stanton e John Lasseter, autori della storia, ai doppiatori fino al grande Randy Newman alle musiche.

Il tempo passa per tutti e, dunque, anche per il piccolo Andy, ormai alle porte della maggiore età e a pochi giorni dal trasferimento negli alloggi del college. Ormai non gioca da tempo con i suoi giocattoli, che se ne stanno sempre rinchiusi nel grande baule, nella trepidante attesa che arrivi il giorno del trasferimento per sapere che fine faranno. Le opzioni spaziano tra la soffitta alla spazzatura, ma una piccola possibilità potrebbe farli finire in donazione ad un asilo, così da poter giocare ancora con tanti altri bambini. Ma l'idea non piace proprio a tutti e gli eventi porteranno i nostri piccoli eroi a far i conti con nuove realtà e nuovi giocattoli.

Si è sempre parlato di un seguito da dare ai due titoli principi degli studios, uno storico che ha dato il via a tutto ciò che la Pixar oggi rappresenta e il seguito definito da tutti tra i migliori titoli del settore di sempre. Un terzo capitolo era nell'aria da tempo ma Lasseter e Co. non volevano certo realizzare un seguito commerciale ed attendere il momento opportuno per trovare una storia da portare in animazioni. La partenza di Andy per il college era il giusto inizio per questo nuovo capitolo. Ecco così il via ad uno dei seguiti più attesi e anche più difficili da realizzare, visto non solo il grande successo dei precedenti, ma anche perchè alla Pixar non si è mai realizzato un titolo con leggerezza e, dunque, l'idea di un terzo episodio doveva soddisfare molte aspettative e cercare di essere all'altezza dei precedenti.

Lee Unkrich, co-regista di John Lasseter dieci anni fa, si prende l'oneroso incarico di dirigere il film e Darla K. Anderson di traghettarlo fino all'arrivo nelle sale. La mole di lavoro e l'importanza dello stesso è tale da impaurire qualsiasi individuo, ma il regista affronta ogni avversità un giorno dietro l'altro e ne tiene un diario sulla rete a disposizione di tutti, così da poterne condividere un po il peso. L'ultimo annuncio dato il 29 Aprile 2010 è apparso come una liberazione, quello dell'ultimazione dei lavori. L'undicesimo titolo della Pixar era pronto per prendere il volo.

La nuova storia si avvicina a grandi linee a quella del secondo capitolo, ma vede le principali parti invertite. Questa volta non troviamo il gruppo impegnato a salvare il cowboy Woody, ma quest'ultimo a correre in soccorso del gruppo di giocattoli erroneamente finiti all'asilo Sunnyside. Un gioco di malintesi concatenati insieme che saranno fondamentali, sia in positivo che in negativo, all'intera vicenda. In "Toy Story 3" ritroviamo i principali protagonisti dell'ultimo capitolo a cui si aggiungeranno altri giocattoli (stupendo il cameo di Totoro di Miyazaki!), questa volta quasi unici protagonisti della storia. Si perchè anche la parte cattiva, gli antagonisti, saranno esclusivamente rilegati a questo mondo, rispetto ai cattivi dei primi episodi più in carne ed ossa. Dunque la lotta sarà sullo stesso livello e contro avversari della stessa altezza. Unico rammarico è l'assenza dei soldatini che tanto hanno divertito nei primi capitoli.

Siamo difronte ad una storia ricca di nuovi elementi, omaggi, azioni, ma una storia che riesce ad arrivare anche più in là dei predecessori, dove questi non erano ancora arrivati. La storia infatti sul finale regalerà emozioni indescrivibili; la degna fine degli eventi che coprono un periodo temporale di 16 anni. Un commedia splendida ma con un degno finale che lascerà qualche lacrima sul viso di molti. Un titolo pensato certamente ai più piccoli ma che si rivolge principalmente proprio a quel pubblico che era giovane alle proiezioni di "Toy Story", nel 1995, e che adesso è pronto a recepire ben alro umorismo e non solo. Anche i nuovi personaggi hanno una doppia chiave di lettura, che si rifarà molto al loro ruolo in questa storia e all'ideale che questi rappresentano. Ken e Barbie ne sono un esempio.

Il titolo è consigliatissimo ad un pubblico di ogni età, ma il suo impatto sarebbe certamente migliore se visto in sequenza dopo la visione dei primi due Toy Story. Il forte legame tra i giocattoli e il suo padrone e l'amicizia che lega i primi tra di loro viene riconfermata, e rappresenta uno dei capi saldi del titolo, capace infine di influenzare anche i nuovi arrivati. Una commedia con tempi ben calcolati a cui per scovare tutti i riferimenti e gli omaggi sarà necessaria un ulteriore visione. Lode al regista e a Lasseter per il lavoro effettuato, anche se non in cabina di regia in questo episodio ma sempre vicinissimo alla sua prima e più importante creatura.

Egregio il lavoro svolo da Tom Hanks, voce di Woody, capace di dare grande enfasi al personaggio principale, mentre tra i nuovi arrivati spicca Michael Keaton, che sembra impersonare perfettamente Ken. Questo ruolo in Italia è ricoperto da Fabio De Luigi, cosa che dovrebbe fare felici molti, mentre i personaggi principali sono sempre doppiati da Fabrizio Frizzi e Massimo d'Apporto. Il titolo esce nei cinema di casa il 18 Giugno 2010 e in Italia dal 7 Luglio sia nelle classiche proiezioni che in digitale 3D.



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