GALLINE IN FUGA

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(Chicken Run - 2000)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Peter Lord, Nick Park
Storia di: Peter Lord, Nick Park
Sceneggiatura di: Karey Kirkpatrick

Prodotto da: Peter Lord, Nick Park, David Sproxton
Produzione: Aardman Animations, DreamWorks, Pathé Pictures
Animazioni: Aardman Animations

Distribuzione: UIP

Jeffrey Katzenberg ha l'occhio lungimirante e questo si vede anche nelle produzioni esterne agli studios americani della DreamWorks. Ecco così arrivare il via libera alla realizzazione del primo lungometraggio dei geni inglesi dell'animazione Stop Motion. Quei Peter Lord e Nick Park papà di "Wallace & Gromit", serie animata realizzata negli studios Aardman e famosi un po in tutto il mondo. Questo biglietto da visita poteva bastare a presentare "Chicken Run", un lungometraggio con una storia un po complessa (da realizzare), scritta proprio da Lord e Park, ma che aveva un chè da attirare finanziatori d'oltre oceano nell'impresa. Ed ecco così la nascita di questa ottima pellicola che, con un budget di 42 milioni di dollari, sfida a suon di plastilina produzioni animate create con tecnologie sempre più sofisticate.

La storia è ambientata in un pollaio posto da generazioni sulle verdi colline della campagna di sua maestà. Il pollaio, dall'aspetto più vicino ad un lager, ha al suo interno numerose galline che devono sottostare alla cattiveria dei loro padroni, che obbligano i poveri pennuti a produrre uova pena la decapitazione e relativa fine nel forno accompagnati da patate e altro. Qui un gruppo di galline organizzate tentano, di giorno in giorno, innumerevoli piani per far evadere tutti da quel posto ma sempre senza successo. Le cose cambiano con l'arrivo di Rocky, un gallo arrivato in volo fin nel recinto. Sarà proprio quest'ultimo a dare una speranza cercando di allenare tutti gli occupanti del pollaio a volare per scappare, mentre in casa dei padroni arriva una strana macchina che promette di far arricchire questi ultimi a spesa della vita delle povere galline.

"Wallace & Gromit" è un ottimo biglietto da visita degli Aardman ma il progetto "Chicken Run" aveva dell'ambizioso già dalle prime note. Le ambientazioni e molte delle animazioni erano un enigma se pensate di essere realizzate proprio in Stop Motion. Ma Lord e Park non si sono tirati indietro per così poco e hanno affrontato da veri mattatori questa grande sfida. La loro storia è originale e ben congeniata, capace di colpire sia un pubblico di giovanissimi che di adulti. C'è da ricordare anche che la stesura della sceneggiatura è stata affidata ad una loro collaboratrice e il tutto è stato anche rivisto e sistemato da Katzenberg e soci alla DreamWorks (i finanziatori). Una giusta pianificazioni poi ha reso possibile anche un buon risparmio di tempo e (soprattutto) di denaro. Ecco dunque impiegati oltre 80 collaboratori diretti alla Aardman e vari tecnici esterni per un totale di oltre 2 anni di lavoro e quasi un milione di dollari ogni 2 minuti di pellicola. Ecco perchè, innanzi tutto, si è optati per accorciare a 20 fps (frame per secondo) la lunghezza della pellicola invece dei classici 24.

Il character design è di ottima fattura e si concentra per i maggiori protagonisti (umani compresi), mentre si è tralasciato, per ovvi motivi, di 'mettere a fuoco' nomi e personalità di tutte le galline presenti nel pollaio. I colori sono molto vivi e rispecchiano la materia prima utilizzata per creare i personaggi, un marchio di fabbrica per i lavori Aardman. Le scenografie sono molto d'impatto, ricreate con molto dettaglio visto i numerosi roll e flying camera attraverso le miniature (anche se chiamarle miniature è riduttivo vista la grandezza effettiva che avevano dal vero). Questo ha anche comportato un doppio lavoro per gli animatori e i modellatori, vista la presenza di due misure per la grandezza dei protagonisti, una da utilizzare per le inquadrature da lontano e una per i primi piani. Chiude la parentesi visiva il reparto degli effetti digitali in CG, cui neanche la Stop Motion si può privare. Quest'ultima, curata dalla The Computer Film Company, ha avuto il gravoso compito di cancellatura, ritocco e pochi altri effetti (soprattutto concentrati nella parte finale della pellicola), ma sempre ben amalgamati e nascosti agli occhi dei meno esperti.

Il reparto sonoro ha avuto il suo bel da farsi per ricreare ogni singolo suono richiesto dalle scene mentre il reparto musicale ha composto delle belle melodie adatte allo spirito comico/avventuroso del lungometraggio. Chiamati a prestare le voci dei personaggi troviamo Mel Gibson, convinto dai propri figli perchè fans di Wallage & Gromit ad accettare il ruolo, e unico ad aver registrato le proprie performance negli States, invece di volare nel Regno Unito, insieme al resto del cast. La sua contro-parte italiana è stata affidata a Cristian De Sica che si è ben adattato alla parte. Tra gli altri troviamo Miranda Richardson, Jane Horrocks, Imelda Staunton, Timothy Spall e Phil Daniels. Il film ha incassato oltre 100 milioni di dollari negli Usa e oltre 30 in patria (UK), sorprendendo creatori e produttori, cosa che ha aperto le strade alla Aardman nella produzione di lungometraggi, potendo contare sempre sulla DreamWorks come alleato.

Il lungometraggio è molto godibile, ottimamente diretto e con una storia ben calibrata. Per non parlare della realizzazione: è uno spasso vedere ogni tipo di espressione umana ricreata con volti di plastilina. Ottimi anche i personaggi di contorno (la gallina tonta che lavora sempre a maglia è un mito!). Certo non mancano i riferimenti a grandi film come "Braveheart" (1995), in onore a Gibson, ma anche a film come "La Grande Fuga" (1963) con Steve McQueen e a "Indiana Jones alla ricerca dell'arca perduta" (1981), quest'ultima per le scene d'azione all'interno della macchina crea sformati. La pellicola è arrivata in Italia a natale 2000, sotto le ali della UIP che distribuisce tutte le pellicole DreamWorks nel nostro paese.





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