20/02/2022
Cinematography: l'animazione Giapponese e il cibo
Il nostro appuntamento professionale Cinematography in Animation Industry oggi approfondisce un aspetto molto particolare delle produzioni animate Giapponesi: il cibo.
Se visiti il Giappone capisci rapidamente il significato del cibo nella loro cultura. Qualcuno lo definisce rituale, che circonda ogni pasto, ma è molto di più profondo e radicato. Pulirsi le mani con un Oshibori (piccola pezza calda), ringraziare prima del pasto ("Itadakimasu!"), dichiarare quanto è delizioso il cibo mentre lo si mangia ("Oishii, ne?!") e ringraziare anche dopo il pasto ("Gouchisousamadeshita!"), sono solo degli esempi.
Aspetti della vita che i disegnatori Giapponesi da sempre enfatizzano nelle loro produzioni, cartacee o animate. Qualcosa che non esiste in nessun altra cultura, fumetto o produzione animata, anche se è indubbio che il cibo è parte delle vite degli esseri umani, qualunque cosa, lavoro, attività una storia racconti.
Dunque indipendentemente da ciò che un artista racconta, questo troverà sempre il momento per inserire del cibo in una rappresentazione conviviale (o meno), in tutte le sue forme e varietà che la cucina Giapponese propone (anche se sconosciuta a molti).
Ma è da sottolineare che queste rappresentazioni, nelle produzioni animate, sono riservate quasi esclusivamente alle animazioni bidimensionali, ai classici disegni a mano libera, proprio come lo Studio Ghibli (tra i maggiori) con i suoi film o serie televisive come Naruto o One Piece (tra le più conosciute) hanno fatto conoscere in tutto il mondo alternando momenti d'azione anche drammatici.
Il cibo è spesso un elemento che arricchisce gli stessi personaggi, ma c'è di più, il cibo dimostra di aggiungere contesto al momento. Ne troviamo esempi ne "La Città Incantata" (il buffet dei genitori di Chihiro) o in Totoro (le due sorelline che preparano il loro Bento - il cibo da portare fuori casa) o ne "Il Castello Errante di Howl" (la cucina del Mago in cui si stabilisce la protagonista) o in "Ponyo sulla Scogliera" con la scoperta del cibo da parte della piccola Ponyo o in "Pom Poko" e il problema del procacciarsi il cibo per i Tanuki e così via.
Indipendenza, gioia, passione, conforto e molto altro si possono ricongiungere al cibo.
Di seguito un montaggio di tre minuti ad opera di Netflix tratto dalle opere Ghibli:
A seguire invece un montaggio tratto dai film "Il Giardino delle Parole" di Makoto Shinkai e "Flavors of Youth" co-prodotto da Comix Wave in cui è stato ri-composto il sonoro con tutti gli effetti, e, subito sotto, il making-of:
[ Fra - fonte ArigatoJapan/Netflix ]
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