ENCANTO

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(2021)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Jared Bush, Byron Howard, Charise Castro Smith
Sceneggiatura di: Charise Castro Smith, Jared Bush
Storia di: Jared Bush, Byron Howard, Charise Castro Smith, Jason Hand, Nancy Kruse, Lin-Manuel Miranda

Prodotto da: Yvett Merino, Clark Spencer
Produzione: Walt Disney Animation Studios, Walt Disney Pictures
Animazioni: Walt Disney Animation Studios
Edizione Italiana: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

USCITA ITALIANA: 24 NOVEMBRE 2021

Il giro del mondo della Disney per entrare nelle grazie del popolo di uno specifico continente fa tappa in Sud America e in Colombia in particolare, con tutto il carico di suoni, colori, vegetazione lussureggiante e appartenenza familiare che l'immaginario comune ha di questa cultura.

Protagonista del film è la famiglia Madrigal che, dopo essere stata sradicata e scacciata dalla loro casa insieme a tutti gli abitanti del villaggio, si rifugia al centro di una foresta dove una candela magica, frutto del sacrificio del capo famiglia Pedro per salvare tutti, creerà un luogo sicuro e protetto per tutti gli abitanti in fuga e doterà di speciali poteri i componenti della famiglia, dono che si svelerà dopo il compimento dei cinque anni di età. Figli, nipoti, tutti ricevono un potere unico da mettere al servizio del villaggio, eccetto una persona: Mirabel. La ragazza, ormai quindicenne, si mette semplicemente a disposizione di tutti per dare una mano con il suo ottimismo, ma inizia anche a notare qualcosa di preoccupante nella loro casa magica, un segno preoccupante che la mette subito in allarme.

Il nuovo classico Disney ci porta in una terra che da sola riesce a meravigliare lo spettatore per la sua bellezza. Musiche e colori sono alla base di queste ambientazioni e, per meglio portarli sullo schermo, gli studios rinnovano la collaborazione con l'autore, attore e musicista esperto in musical: Lin-Manuel Miranda. La superstar del settore partecipa anche alla concezione della storia che, insieme ai veterani Jared Bush e Byron Howard, danno vita al classico pacchetto condito di buoni sentimenti, personaggi femminili e commedia misto a un dramma che si scatena e risolve nella seconda parte della storia, elementi tipici dei film cari a papà Walt. Un mix capace di conquistare il pubblico senza gridare al miracolo.

Il centro nevralgico di tutta la produzione è la famiglia e tutti i sentimenti di appartenenza, amore così come anche gelosia questi comprendono. Non è presente alcuna figura cattiva o antagonista, e la stessa figura principale è costantemente in ombra rispetto al resto della famiglia. Un ribaltamento dei contesti più classici che porta gli autori ad esplorare maggiormente i personaggi principali e a trattare con estremo tatto argomenti delicati come l'accettazione del proprio essere, la pressione sociale e anche la salute mentale. Un lavoro molto egregio su questo punto di vista che ha la capacità di attualizzare delle tematiche inserite su un contesto senza tempo e molto isolato come quello che fa da sfondo alla storia. Il numero di personaggi alla fine è molto esiguo, visto che solo pochi componenti della famiglia sono integrati nella storia, e il tutto viene raccontato da un unico punto di vista, quello di Mirabel.

Il lavoro svolto sul lato visuale è molto impressionante, soprattutto nella gestione dei tessuti e degli effetti speciali; elementi molto importanti anche ai fini della narrazione. Colori e vegetazione completano il quadro di un mondo in cui è molto difficile trovare un elemento statico. Gli animatori infatti si sono divertiti a movimentare tutto, compresa la casa, che possiamo annoverare tranquillamente tra i personaggi principali del film. Le stesse telecamere sono sempre in movimento per meglio assecondare i poteri speciali della famiglia Madrigal così come i numerosi momenti musicali. Questa cura per i dettagli e la qualità generale sono un segno di crescita molto importante per gli studios principali del brand, che li fa discostare da quegli stili classici cui sono da tempo ancorati e che spesso precludono ogni forma di sperimentazione.

Il risultato è un mix che nasce sotto il segno dell'inclusività e delle fragilità, sull'importanza di accettarsi per quello che si è e, magari, farne il punto di forza. Lin-Manuel Miranda poi trasforma il set in un grande palcoscenico su cui far muovere i personaggi, utilizzando le sue musiche che aiutano non poco tutto lo svolgimento. Un buon compendio che conquisterà gli amanti del genere e catturerà un pubblico di giovani e meno giovani.




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