I PUFFI

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(The Smurfs - 2011)
(lungometraggio d'animazione e azione dal vivo)

Regia di: Raja Gosnell
Sceneggiatura di: J. David Stem, David N. Weiss, Jay Scherick, David Ronn
Personaggi creati da: Peyo

Prodotto da: Jordan Kerner
Produzione: Columbia Pictures, Sony Pictures Animation, Kerner Entertainment Company
Animazioni: Sony Pictures Animation
Edizione Italiana: Sony Pictures Italia

USCITA ITALIANA: 16 SETTEMBRE 2011

Le creature nate dalla fantasia del fumettista belga Pejo approdano finalmente sui grandi schermi, in linea con i titoli realizzati tramite animazioni miste a riprese dal vivo degli ultimi anni con protagonisti altri classici personaggi di fumetti e cartoni di alcuni decenni fa. E a far compagnia ai piccoli esseri blu, affidati all'esperienza del regista Rajan Goslin, troviamo attori come Hank Azaria e Neil Patrick Harris.

La storia inizia proprio nel tempo e nel luogo in cui vivono i Puffi. Un tempo lontano in cui imbattersi in castelli e incontrare cavalieri è all'ordine del giorno. Qui il mago Gargamella, sempre in compagnia del fido gatto Birba, è sempre all'opera per scovare il giusto incantesimo che gli mostrerà l'ubicazione del tanto agognato villaggio dei piccoli esseri blu. L'occasione gli arriverà durante una delle sue giornate in giro per i boschi, quando per caso troverà il luogo in cui questi vivono. Il panico generale farà fuggire tutti verso luoghi più sicuri, ma un gruppo di questi, impegnati a salvare il più distratto e combina guai, finirà dritto dentro un portale che li farà arrivare nella città di New York. Seguiti dal cattivo mago adesso dovranno ritrovare la strada per il ritorno, non senza l'aiuto di qualche umano.

Quello che doveva essere un lungometraggio realizzato interamente con animazioni in CG, alla fine arriva come prodotto misto tra riprese dal vivo e computer grafica, proprio come altri prodotti sfornati in questi ultimi anni dall'industria cinematografica che i botteghini hanno premiato. Un prodotto per famiglie che riprende i fasti dei personaggi che hanno accompagnato l'infanzia di molte generazioni, oggi catapultate (nel vero senso della parola) ai giorni nostri. Gli sceneggiatori infatti ci lasciano pochi minuti per poter gustare la versione a tre dimensioni del mitico villaggio fatto di case di funghi, piccoli ruscelli, ponti e tanto verde. La storia infatti si svolge quasi tutta nella città di New York, partendo da Central Park, dove saranno protagonisti solo 6 puffi, tra i più rappresentativi almeno, come Grande Puffo, Puffetta, Brontolone, Quattrocchi, Tontolone e Coraggioso, un puffo vestito in Kilt creato per questa produzione.

Una storia che lascia interagire pochi attori ai piccoli esserini blu che saranno liberi di circolare quasi indisturbati per la caotica città americana. Una storia alquanto semplice e lineare che si svolgerà su due fronti: da un lato il tentativo dei Puffi di riaprire il portale per tornare a casa e dall'altro i tentativi di Gargamella di catturare i puffi per poterne estrarre la preziosa essenza magica. Due percorsi portati a scontrarsi ma che svilupperanno anche delle piccole storie collaterali che coinvolgeranno alcuni esseri umani. Un prodotto il cui happy end è già scritto ma che sarà aperto a nuovi capitoli se sarà premiato al botteghino. Gli studios infatti hanno da subito messo in chiaro l'intensione di dar vita ad un franchise che conti più capitoli cinematografici.

Il lavoro svolto dalla Sony Pictures, con l'indispensabile collaborazione dei propri studios d'animazione, è mediamente buono. Godibile e certamente apprezzabile dagli spettatori cui si rivolge: il pubblico dei più piccoli e famiglie al seguito. I piccoli protagonisti blu sono animati in maniera egregia ma non interagiscono con l'ambiente in maniera perfetta. Sebra infatti che quasi tutte le superfici su cui camminino siano lisce e scivolose, dando il peggio nelle poche scene in cui questi saltano addosso o interagiscono con i protagonisti umani. Peccato soltanto che le scene nel villaggio siano limitate ai pochi minuti iniziali. Una storia disegnata su una location del genere avrebbe magari creato più curiosità.

In definitiva della commedia si apprezzano le mimiche di Hank Azaria, un buon tributo al cattivo ma sfortunato mago che ha dedicato la sua vita alla cattura dei piccoli protagonisti blu, con le maggiori gags riservate ai più piccoli e poche battute riservate ad un pubblico più adulto. La pellicola poi rilascia pochi accenni al passato dei Puffi, come la nascita di Puffetta, mentre una scena è dedicata all'incontro tra questi e il loro creatore, Pejo, letto in un libro a fumetti originali.





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