SHARK TALE

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(2004)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Bibo Bergeron, Vicky Jenson, Rob Letterman
Storia di: Rob Letterman, Damian Shannon, Mark Swift, Michael J. Wilson

Produttore Esecutivo: Jeffrey Katzenberg
Animazioni: PDI, Dreamworks Animation
Distribuzione: UIP

Tagline: "Dietro ogni piccolo pesce c'è una grande e bianca bugia"

USCITA ITALIANA: 25 FEBBRAIO 2005

Dalle mani esperte di Bibo Bergeron (regista de "Le avventure di Pinocchio" - 1996), Vicky Jenson (regista in "Shrek" - 2001) e Rob Letterman (regista di "Los Gringos" - 1999 e tra i realizzatori del primo capitolo di Shrek), la Dreaworks è pronta alla presentazione del suo ultimo lungometraggio interamente realizzato in CGI e ambientato nelle profondità degli abissi marini. Chissà per quale motivo le ambientazioni sono sempre ricalcate sulle produzioni (avversarie) Pixar: nel '98 uscì "A Bug's Life" che aveva come protagonista una giovane formica, nel 2000 la Dreamworks propone "Z La Formica"; la Pixar ambienta il suo 5° lungometraggio in fondo al mare (Nemo), e la Dreamworks risponde con questo Shark Tale.

La storia ruota intorno al piccolo Oscar, un pesce che ha tanta voglia di mettersi in mostra e di diventare un eroe agli occhi degli altri abitanti del mondo sottomarino. Ma niente è come sembra effettivamente e, possiamo aggiungere, che le bugie hanno le gambe (spine in questo caso) corte. Lo spettacolo creato da Oscar avrà il suo culmine quando si troverà nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il mondo sottomarino verrà messo in subbuglio quando il figlio del boss verrà ritrovato morto, e verrà trovato sulla scena del crimine il giovane Oscar. Tra Squali, piovre, pescioline alquanto sexy e pesci di ogni tipo e chiari riferimenti al Padrino, risate a profusione sono assicurate.

La Dreamworks, sopra ogni cosa, cerca di sbalordire gli spettatori con colori brillantissimi e una profondità di luminosità sbalorditiva. Questo è stato possibile con lo sfruttamento del noto "Mental Ray", che gestisce l'illuminazione globale delle scene 3D. Il calcolo della propagazione luminosa in ambiente sottomarino è stato pienamente soddisfatto da questo processo, così da riuscire ad avere una spettacolare luminosità di ogni oggetto 3D. Certo questo è stato soddisfatto al meglio grazie ad un mega lavoro da parte degli animatori che, grazie al Mental Ray, hanno potuto avere il calcolo di ogni singola esposizione luminosa di ogni oggetto in scena. Ma la Dreamworks ha usato il Mental Ray anche in modo innovativo, dando agli animatori un maggiore controllo del risultato finale dell'illuminazione indiretta, che simula la luce pura sull'intero ambiente 3D.
Tutti i nuovi progetti creati utilizzando immagini in CG puntano sempre maggiormente ad un risultato finale che dia realismo sopra ogni cosa. Il Mental Ray cerca di offuscare la linea tra virtuale e reale, un passo obbligatorio imposto dalle nuove produzioni Hollywoodiane che si assicurano un impatto più morbido con le immagini in CG al grande pubblico.
Tra i tanti lungometraggi animati SharkTale primeggia sicuramente per la bellissima colonna sonora a corredo; brani R&B con grandi partecipazioni (Christina Aguilera e Miss Elliott alla fine anche loro in formato ittico), Will Smith che rappa ogni volte che ne ha occasione (anche se la scelta di Tiziano Ferro al doppiaggio è molto discutibile) e ritmi Reggaeggianti rivisti in chiave Soul sono una scelta molto azzeccata.

Come ogni classica produzione animata, la Dreamworks si è servita di voci di attori di altissimo livello, ma è anche andata oltre. Infatti il character design è stato interamente calato sui volti che prestavano le voci. Ogni singolo personaggio ha movenze, caratteristiche fisiche (adattate ad un animale marino), e modi di fare propri di ogni attore o attrice. Tra i maggiori possiamo nominare Will Smith (Oscar), Angelina Jolie (Lola), Robert De Niro (Don Lino), Renèe Zellweger (Angie), Jack Black (Lenny), Martin Scorsese (Sykes), Ziggy Marley (Ernie) e il grande Peter Falk (Don Brizzi).

Per le varie release internazionali la Dreamworks, per il ruolo della giornalista Katie, si è avvalsa della voce di una giornalista nota nella nazione in cui questo viene proiettato. Vedremo in Italia su chi cadrà la scelta.
Il titolo originale del lungometraggio doveva essere "Shark Slayer" (l'uccisore di squali), ma, siccome ritenuto non adatto al pubblico dei più piccoli, è stato cambiato in
"Shark Tale".

Shark Tale è stato proiettato in anteprima mondiale a Venezia (2004), anteprima soffiata a Los Angeles, e avvenuta in pompa magna nelle celebre Piazza San Marco, con un grande pubblico e mobilitazioni organizzative (anche per le forze dell'ordine) oltre ogni immaginazione. Pensate che l'intero film è stato proiettato su un mega schermo con tanto di piazza illuminata e adornata di blu, a simulare l'ambiente marino, e l'audio è stato diffuso mediante cuffie (adornate con tanto di pinna) ad ogni spettatore. Alla prima hanno assistito (e presentato) Angelina Jolie, Robert De Niro e Will Smith (che doppia il personaggio principale - Oscar), che ha animato l'intera piazza. Presentato anche al Future Film Festival di Bologna nell'edizione 2005.

Uscito nelle sale italiane il 25 Febbraio, per mano della UIP, ha conquistato immediatamente la prima posizione in classifica con quasi 3 milioni di euro di incasso nel solo weekend.




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